Il non voto lascia tutto come prima – Lettera aperta di Angelo Di Natale ai dipendenti comunali di Modica e Scicli

Lettera aperta di Angelo Di Natale, Candidato all’Assemblea Regionale Siciliana Indipendente Lista Fava (Fed-Sel-Verdi, ai dipendenti comunali di Modica e Scicli. Eccola di seguito.
Il lavoro e i diritti delle persone le quali di esso vivono e in esso hanno l’unico strumento di affermazione della propria dignità e della propria libertà, oggi sono i valori più gravemente calpestati, al culmine di un processo di degrado delle istituzioni consumatosi attraverso sprechi, clientele, corruzione, saccheggio delle risorse pubbliche che chiamano in causa direttamente le responsabilità politiche delle maggioranze che hanno espresso i governi negli ultimi anni.
Sono solidale con Voi, dipendenti comunali di Modica e Scicli da diversi mesi senza stipendio; ovviamente di una solidarietà diversa da quella che Vi hanno offerto, senza imbarazzo né pudore, coloro i quali, come ben sapete, sono i diretti responsabili della drammatica condizione Vostra e delle Vostre famiglie. Fino a quando non si insedieranno la nuova Assemblea Regionale Siciliana e il nuovo governo della Regione, solo quelli in carica hanno il potere e il dovere di provvedere immediatamente ad onorare quest’impegno.
Subito dopo metteremo in campo e con urgenza le azioni necessarie a:
1) ridurre la spesa regionale, azzerando consulenze, organismi di enti inutili e società partecipate, cancellando tutti i costi della clientela parassitaria, riducendo stipendi e tagliando benefit di burocrati e dirigenti, indennità e rimborsi spese, contributi ai gruppi parlamentari;
2) destinarne il ricavato a fini produttivi e di efficienza del sistema Regione;
3) rendere totalmente trasparenti la spesa e il bilancio da 27 miliardi.
Queste sono le condizioni necessarie perché non possa più succedere che lavoratori – come, in questo caso, Voi dipendenti comunali – rimangano senza stipendio perché la Regione non ha i soldi in cassa.
Mentre nulla posso, fino a quando saranno in carica i responsabili di questa situazione drammatica e assurda, per sbloccare le spettanze maturate da mesi, tutto potrò fare, con LiberaSicilia, per battermi efficacemente affinché, dal 29 ottobre, le condizioni descritte diventino realtà acquisita e immutabile.
Tutto ciò è nel Dna di LiberaSicilia, è la sua stessa ragion d’essere.
Per questo, sabato scorso ho parlato con Giovanna Marano della gravità della situazione in diversi Comuni come Modica e Scicli dove i dipendenti hanno annunciato la restituzione dei certificati elettorali. La candidata di LiberaSicilia alla presidenza della Regione, da sempre garanzia di tutela dei diritti dei lavoratori, naturalmente e istintivamente ha nel Vostro problema la priorità assoluta di ogni agenda di governo, fin dal primo giorno della nuova legislatura. Ed è pronta da subito, anche raggiungendovi fisicamente nei luoghi dei Vostri diritti negati e della Vostra sacrosanta protesta, a prendere in mano la Vostra condizione che è quella di tutti i Siciliani che lavorano e chiedono dignità e rispetto.
Il non voto, addirittura ostentato e di massa, non è però la soluzione, ma un rimedio (illusorio, forse emotivamente appagante) ma nei fatti peggiore del male.
Per vare ragioni. In questo caso il non voto si limiterebbe a notificare ai responsabili della sofferenza Vostra e delle Vostre famiglie che, questa volta, i dipendenti comunali non voteranno per loro ma, decidendo di astenersi, non esprimeranno neanche una scelta alternativa, rimanendo – pubblicamente e dichiaratamente – prigionieri del vincolo (per alcuni, forse, clientelare) che impedisce la svolta. E chi non sceglie un voto libero e alternativo decide di rimanere dentro il sistema che ha prodotto questa situazione.
Non votare significa rinunciare a scegliere e accettare di essere scelti, ovvero regalare il potere di farlo agli altri, a quelli che un voto lo esprimeranno, e il voto clientelare – che ha alimentato la corruzione e prodotto le macerie materiali e morali che sono intorno a noi – non si astiene mai.
Per tale ragione Vi invito a battervi con la massima determinazione per pretendere subito il pagamento degli stipendi pregressi, ma a non fermarVi e a costruire immediatamente un futuro diverso, nell’unico modo possibile: votare ed esprimere un voto radicale di cambiamento contro il sistema della spesa clientelare, inquinata e corrotta che soffoca i bilanci e toglie risorse al lavoro pulito; per un Governo degli onesti che abbia a cuore il lavoro, lo sviluppo e l’equità sociale, e che restituisca ossigeno e speranza alla Sicilia facendone, per tutti i Siciliani, ciò che essa naturalmente è: una delle regioni più ricche al mondo.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa