Sindacati, Sindaci e lavoratori hanno occupato ieri l’Assessorato Enti Locali a Palermo

I Comuni della provincia di Ragusa stanno vivendo una situazione finanziaria non più sostenibile a causa della pesante decurtazione dei trasferimenti da parte della Regione Siciliana. I primi a farne le spese sono i dipendenti ed i lavoratori che ad ogni titolo prestano la loro attività negli enti locali e che non percepiscono lo stipendio, in alcuni casi anche da oltre 3 mesi, ma anche le imprese ed i fornitori.
Dopo la clamorosa iniziativa cui hanno dato vita ieri tutti i sindaci iblei – accompagnati dai segretari confederali provinciali Cgil, Cisl e Uil, Avola, Romeo, e Bandiera, e dai segretari provinciali della funzione pubblica – con la rappresentazione delle oggettive difficoltà di poter garantire il regolare svolgimento delle prossime operazioni elettorali e la consegna simbolica delle fasce tricolari a sua eccellenza il Prefetto di Ragusa, prontamente attivatasi nei confronti della Regione e del Ministero dell’Interno, oggi, a Palermo, si è svolta una manifestazione di protesta unitaria di Cisl-FP FP-Cgil e Uil PL, regionali e della provincia di Ragusa, con la presenza di oltre duecento lavoratori dei Comuni di Ispica, Scicli, Comiso, Pozzallo e Modica e dei rispettivi Sindaci, in testa il sindaco Susino di Scicli in rappresentanza di tutti i primi cittadini iblei.
A seguito di un incontro con il direttore generale dell’Assessorato alle Autonomie locali, Luciana Giammanco, che pure aveva assicurato la massima celerità nell’accreditamento dei fondi regionali in tal senso già sollecitata da S.E. il Prefetto di Ragusa, è scattata una temporanea occupazione, poi sospesa, dei locali dell’Assessorato da parte dei presenti, una volta constatato che i trasferimenti, assegnati con il D.D.G. n. 255 del 22.10.2012, erano del tutto insufficienti a pagare anche 1 solo stipendio dei lavoratori e quindi a venir fuori da questa incredibile situazione, resa ancora più grave, in termini di liquidità, dalla compensazione con le entrate IMU, che saranno incassate dei Comuni, operata in maniera preventiva dallo Stato sulla terza rata dei trasferimenti erariali.
La nostra organizzazione, nell’occasione, era rappresentata da Mario Basile ed Enzo Caldara, rispettivamente Segretario Regionale e Coordinatore Regionale Enti Locali della Cisl FP Sicilia, e Gianfranco Marino, Segretario Generale della Cisl FP Ragusa. Presenti pure Michele Palazzotto, Segretario Generale della FP Cgil Sicilia, Aldo Mattisi, Segretario Generale della FP Cgil Ragusa e la Segreteria Regionale della Uil-FPL Sicilia, che hanno dato il loro massimo sostegno alle giuste rivendicazioni delle autonomie locali, anche perché diversi enti rischiano di scivolare verso il dissesto finanziario che graverebbe per intero su tutti i cittadini.
“Si rischia di non poter trovare una via d’uscita se lo Stato e la Regione non intervengono con immediatezza, la situazione è gravissima”, hanno commentato Mario Basile, Segretario Regionale CISL FP SICILIA, e Gianfranco Marino, Segretario Generale della CISL FP Ragusa, “così continuando i Comuni non potranno garantire nemmeno i servizi essenziali. Una situazione troppo pesante che inevitabilmente renderà rischiosa anche la libera e civile convivenza e l’ordine pubblico. Per questo occorre la mobilitazione di tutti e, al contempo, una efficace azione realistica di coinvolgimento di tutti i lavoratori e della popolazione. Ma appare quanto mai necessaria anche una azione sinergica e concertata di tutte le forze sindacali, evitando individualismi improduttivi, ancor più sospetti per l’approssimarsi della scadenza elettorale”.
Tutti uniti, le forze sindacali e le amministrazioni comunali proseguiranno nei prossimi giorni l’azione di mobilitazione nel territorio e di forte sollecitazione nei confronti del Governo nazionale e della Regione con altre iniziative eclatanti – ivi compreso lo sciopero della fame dei lavoratori e la convocazione di Consigli Comunali aperti in molti Comuni, che potrebbero riflettersi sul regolare svolgimento delle operazioni elettorali – fino a quando non riceveranno dalle Istituzioni riscontri positivi e segni concreti di attenzione, avendo come unico obiettivo la tutela dei diritti sacrosanti dei lavoratori e della collettività tutta.

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