Dipendenti Enti locali. Sospesa l’agitazione. Si riprenderà il 30 ottobre. Presto l’accredito delle somme dallo Stato e dalla Regione.

Sospese le azioni di lotta dei dipendenti degli undici comuni della provincia di Ragusa da settimane in stato di agitazione per i mancati trasferimenti dalla Regione che non hanno consentito sinora agli enti locali di poter corrispondere gli stipendi ai dipendenti ( alcuni da tre mesi) diretti e indiretti.
Cgil, Cisl, Uil espressione delle confederazioni e le sigle di comparto hanno deciso, responsabilmente, di sospendere ogni azione per consentire lo svolgimento delle operazioni elettorali in occasione dell’elezione del Presidente della Regione e il rinnovo dell’Ars.
La sospensione dello stato di agitazione trova anche le sue motivazioni sulla notizia dell’imminente arrivo del trasferimento statale e di qui a poco di quello regionale che consentirà il pagamento degli emolumenti.
“ Abbiamo deciso di concerto con i lavoratori, dichiarano i dirigenti di Cgil, Cisl, Uil confederali e di comparto, di sospendere ogni iniziativa rivolta ad ostacolare le operazioni elettorali. Diamo atto del grande senso di responsabilità e di maturità civica dei dipendenti tutti che stanno vivendo, unitamente alle loro famiglie, il dramma della mancata corresponsione degli stipendi. Pagamento che dovrebbe avvenire presto grazie ai trasferimenti statali e a quelli regionali di imminente accreditamento. Ringraziamo quanti sino a questa fase si sono spesi nella vertenza: dal Prefetto di Ragusa, ai sindaci dei comuni e ovviamente ai dipendenti degli enti in lotta. Rimane fermo e deciso il fatto che da martedì 30 ottobre rimetteremo in attività lo stato di agitazione della categoria perché la vertenza dei pagamenti degli stipendi, nei tempi ordinari, va avanti e apriremo in questo senso, con il nuovo governo regionale che andrà ad insediarsi, un confronto immediato e serrato in questa direzione.”

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