La vicenda delle lettere inviate a domicilio dall’ex manager dell’Ausl 7 di Ragusa, Fulvio Manno, continuano a destare polemiche. Dopo la reazione di una mamma modicana che si era vista consegnare dal postino due lettere dirette alle figlie minorenni, inviate da Manno che invitata a votare uno specifico presidente della Repgione e uno specifico candidato, la donna ha ricevuto dei messaggi su Facebook che ci ha chiesto di pubblicare. Eccoli di seguito.
Gent.ma sig.ra Gintoli, se un pensionato, esperto in sanità come l’avv. Manno, ha scelto questa strada per esprimere il suo dissenso nei confronti di chi ha rovinato l’assistenza sanitaria ospedaliera e territoriale in provincia di Ragusa, guarda caso grazie agli amministratori nominati dal duo Russo-Lombardo, non pensiamo possa essere criticato. Cosa ritiene più importante: il fatto che l’avv. Manno comunichi, da esperto, che la sanità in provincia di Ragusa ha subito un grosso danno e che potrebbe ripartire (secondo le convinzioni personali) grazie all’impegno Leontini-Musumeci, o vogliamo solo condannarlo per avere inviato in assoluta libertà tali lettere? La segreteria On. Innocenzo Leontini.
Ovviamente Margherita Gintoli ha replicato, come di seguito.
In assoluta libertà? Ha in mano dati sensibili di molte persone, minorenni compresi, di cui nessuno ha autorizzato l’utilizzo. Lei ha idea di cosa sia la legge sulla privacy? No? Le consiglio di affiancarsi a un esperto. Siamo in campagna elettorale non in un paese del far west esente da ogni regola. Ed i garanti della privacy e dell’infanzia spero siano in grado di risalire a chi ha dato in mano a Manno i dati sensibili dei minorenni. Sa, è questa la mentalità che ha rovinato la Sicilia, se ne renda conto. Aspetto invece da Leontini un mea culpa, mi aspetto che si dissoci da questo metodo e le scuse per non aver controllato prima i mezzi che venivano usati per raggiungere i potenziali elettori. La avviso nel frattempo che anche questa sua risposta sarà pubblicata sul quotidiano.