Regionali 2012. Crocetta in testa, exploit del Grillini

L’ex sindaco di Gela, Rosario Crocetta, e’ in testa dopo le  prime 236 sezioni scrutinate in Sicilia su un totale di 5307. Crocetta e’ avvantaggiato di quattro punti su Nello Musumeci. E´ il report ufficiale del Servizio elettorale dell´Assessorato regionale alle Autonomie locali che fa da punto di raccolta dei dati provenienti dalle nove provincie siciliane. Si tratta di quasi il 5 per cento delle sezioni in Sicilia e si stabilisce già un trend che potrebbe essere molto indicativo anche se non sono state rese note le sezioni di provenienza dei voti scrutinati e le rispettive provincie.

Rosario Crocetta ha accelerato secondo i dati delle ultime 100 sezioni scrutinate in tutta la Sicilia e si attesta al 31,36 per cento con quasi 4 punti di vantaggio su Nello Musumeci,27,15 per cento. Terzo è Miccichè, 17,13, al quarto posto Giancarlo Cancelleri M5S con il 15 per cento, Giovanna Marano si attesta al 4,5. Via via tutti gli altri con Mariano Ferro appena sopra il 2 per cento.

E´ un dato ancora minimale ma che inverte del tutto la proiezione dell´exit poll realizzato nella città di Palermo che dà Cancelleri al 27 per cento. Nel quartiere generale di Crocetta c´è molta fiducia ed i dati che affluiscono soprattutto dalla provincia di Messina confortano e danno coraggio al candidato del centro sinistra. Musumeci è in testa a Catania, a Palermo è testa a testa con Crocetta che va molto bene, invece, a Caltanissetta ed Enna. Sembra ridimensionato il “fenomeno Cancelleri” che si attesta al momento tra il terzo e quarto posto. Il geometra nisseno dichiara: “Successo assicurato, entreremo in forze all´Ars e rinnoveremo la politica. Siamo tranquilli”.

EXIT POLL A PALERMO
Si profila un successo del Movimento 5 Stelle in Sicilia. Gli exit poll, seppur limitati a Palermo e su un campione ristretto, parlano chiaro. Anche le prime sezioni scrutinate nelle varie province siciliane evidenziano un testa a testa tra Cancelleri, Crocetta e Musumeci nell´ordine ma tutto è naautralmente in evoluzione. Giancarlo Cancelleri da Caltanissetta si dice fiducioso: “Sono comunque molto curioso ed ho dormito bene” è la sua prima dichiarazione dopo il voto. Molto critico sul Movimento di Grillo è invece Mariano Ferro, candidato a presidente dei Forconi: “Non avevamo certo bisogno di un genovese per fare la rivoluzione in Sicilia. Noi siamo stati discriminati dalla stampa”.

Tutto prevedibile, o quasi: alla fine il partito che ha vinto è stato quello degli astensionisti. In Sicilia ha votato appena il 47,44 degli aventi diritto con punte bassissime, tutte attorno al 41 per cento, ad Agrigento, Enna e Caltanissetta. E´ stata Messina la provincia in cui si è votato di più, 51,32, seguita da Catania, 51,12. Ragusa è al terzo posto in Sicilia con il 49,79.
In termini pratici vuol dire che il nuovo parlamento siciliano ed il nuovo presidente saranno stati eletti da meno della metà degli elettori con tanti saluti alla democrazia partecipata.

Il messaggio delle urne è dunque chiaro: un no ad una politica sempre meno credibile e senza pudore. Candidati in larga parte riciclati e ricicloni, con programmi arraffazzonati e lontani anni luce dalle esigenze degli elettori. Promesse ancora una volta poco credibili ed infarcite d´ipocrisia.

Il VOTO IN PROVINCIA
Anche la provincia di Ragusa è quindi sotto la soglia del 50 per cento dei votanti e si ferma al 49,8. Nel 2008 la percentuale era stata del 70 per cento. Modica è stata la città dove si è votato di più, 56,5 e Vittoria ha mantenuto il trend già evidenziato con la rilevazione delle 12 risultando il fanalino di coda con il 41, 4. Una debacle totale in una provincia che si era sempre segnalata per la partecipazione alle consultazioni elettorali.

Regionali 2012
Comune – Votanti – Percentuale

Acate 3.442 – 49,07%
Chiaramonte 3.602 – 48,03%
Comiso 13.325 – 51,07%
Giarratana 1.517 – 44,05%
Ispica 7.517 – 55,08%
Modica 26.357 – 56,55%
Monterosso 1.504 – 48,3%
Pozzallo 7.103 – 41,06%
Ragusa 33.508 – 54,03%
Santa croce 3.693 – 48,03%
Scicli 9.598 – 43,95%
Vittoria 20.408 – 41,4%

Totale votanti 131.574 49,08%
Totale elettori 264.277

nel 2008 (votazione su due giorni) 70,03%
nel 2006 (votazione su un giorno) 62,9%

Vince quindi l’astensionismo. In tutta la Sicilia metà degli aventi diritto hanno deciso di non andare a votare facendo scendere la percentuale mediamente di ben 20 punti rispetto al turno elettorale di quattro anni fa. Lo scrutinio che inizia alle 8 del mattino, prima con i candidati presidenti, e poi con le liste, riserverà sicuramente altre sorprese come annunciano già i primi exit poll.

Il Movimento 5 Stelle al 26 per cento dei voti. Il candidato governatore grillino, Giancarlo Cancelleri, otterrebbe oltre il 27 per cento. A seguire, sempre secondo il rilevamento, si troverebbero Musumeci, Crocetta, Miccichè e Marano.

Cancelleri, M5S 27,46%; Musumeci 23,35; Crocetta 21,40%; Miccichè 14,24; Marano (Sel+IdV) 9,76%. Il Movimento cinque stelle, infatti, ottiene il 26,42% delle preferenze. Tra i partiti a sostegno di Musumeci, invece, crolla il Pdl al 10,88%, tiene bene Cantiere popolare all’8,48%, mentre resterebbe fuori dalla distribuzione dei seggi la lista «Musumeci presidente», ferma al 4,72% e quella dell’Alleanza di centro di Pionati (0,8%). Grandi sorprese anche nello schieramento a sostegno di Rosario Crocetta. Stando agli exit poll, infatti, l’Udc rimarrebbe addirittura fuori dall’Ars, col 4,72% così come la lista «Crocetta presidente» (ferma al 4,8%). E clamorosa sarebbe il risultato del Partito dei siciliani, che si terrebbe molto lontano dal 5% (fermo al 2,48%). Sarebbe buono invece il risultato di Grande Sud (8,63%).

Sotto il 5% invece vengono dati Futuro e Libertà-Mps (3,4%) e «Piazza pulita» (0,32%). Sarà bene comunque ricordare che l’exit poll è il frutto di 1250 dichiarazioni di voto. Ha un margine d’errore del 3 per cento.

IN SICILIA SI PREPARA UNA MINI RIVOLUZIONE?
Se gli exit poll verranno confermati dai dati reali, la Sicilia si prepara a una rivoluzione. Il candidato che avrebbe ottenuto il maggior numero di preferenza nella città di Palermo, dove sono state compiute le rilevazioni, infatti, sarebbe Giancarlo Cancelleri, del Movimento cinque stelle. Un risultato inaspettato, specie dopo i sondaggi diffusi nei giorni scorsi, che vedevano, semmai, una sorta di duello tra il candidato del centrodestra Nello Musumeci e quello di Pd e Udc Rosario Crocetta. Secondo gli exit poll, invece, frutto delle rilevazioni operate da Palermoreport.it e diffusi in diretta su Trm, Cancelleri sarebbe avanti col 27,46%, seguito dall´esponente de La Destra, indietro col 23,35%, solo al terzo posto l´europarlamentare gelese sol 21,40%. Molto staccato, invece, Gianfranco Micciché (Grande Sud, Partito dei siciliani e Nuovo polo), che avrebbe ottenuto il 14,24% delle preferenze, precedendo l´ultimo dei “big”, ovvero Giovanna Marano, candidata di Sel e Idv, ferma al 9,76%.

Tutti sotto l´1%, invece, gli altri candidati. Nell´ordine Gaspare Sturzo di “Italiani liberi e forti” (0,9%), Cateno De Luca di Rivoluzione siciliana, Giacomo Di Leo del Partito comunista dei lavoratori e Lucia Pinsone del “Voi” (0,8%), a chiudere Mariano Ferro del Movimento dei Forconi con lo 0,49%.

E clamorosi sarebbero anche i risultati delle singole liste. Il Movimento cinque stelle, infatti, ottiene il 26,42% delle preferenze. Tra i partiti a sostegno di Musumeci, invece, crolla il Pdl al 10,88%, tiene bene il Cantiere popolare all´8,48%, mentre resterebbe fuori dalla distribuzione dei seggi la lista “Musumeci presidente”, ferma al 4,72% e quella dell´Alleanza di centro di Pionati (0,8%). Grandi sorprese anche nello schieramento a sostegno di Rosario Crocetta.

Stando agli exit poll, infatti, l´Udc rimarrebbe addirittura fuori dall´Ars, col 4,72% così come la lista “Crocetta presidente” (ferma al 4,8%). E clamorosa sarebbe il risultato del Partito dei siciliani, che si terrebbe molto lontano dal 5% (fermo al 2,48%). Sarebbe buono invece il risultato di Grande Sud (8,63%). Sotto il 5% invece Futuro e Libertà-Mps (3,4%) e “Piazza pulita” (0,32%). Fuori dall´Ars, stando ai risultati palermitani, anche l´Italia dei valori, che si ferma al 3,76%, mentre otterrebbe una rappresentanza all´Assemblea la lista “Federazione della sinistra-Sel-Verdi” col 6,31%). Lontane dall 5% tutte le altre liste: “Lista Sturzo presidente” (1,04%), Rivoluzione siciliana, Voi, e Partito comunista dei lavoratori (0,8%), Popolo dei Forconi (0,48%). L´exit poll è il frutto di 1250 dichiarazioni di voto. Ha un margine d´errore del 3%.

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