Furti di offerte, neppure la chiesa di San Giacomo è stata esente. Chiavola: “Abbiamo lanciato un appello all’autore, finora senza successo”

“Ho letto con estremo rammarico, in questi giorni, il caso riguardante il furto dalle cassette delle offerte. Anche nella parrocchia di San Giacomo, la scorsa estate, il parroco, don Giuseppe Burrafato, è rimasto vittima di un episodio analogo. Avevamo lanciato un appello affinché l’autore del gesto si ravvedesse. Ma nulla, da allora, è accaduto. Eppure quelle somme servivano per la gestione ordinaria dell’attività parrocchiale”. E’ quanto afferma il consigliere comunale Mario Chiavola secondo cui, il ripetersi di tale fenomeno, è anche determinato dall’acuirsi di una crisi senza precedenti. “Il che non vuol dire – continua Chiavola – che si tratta di atti da giustificare ma è da sottolineare come sia andata perduta ogni tipo di inibizione e in questo caso di rispetto. Anche le chiese sono diventate territori di caccia da parte di disperati che non trovano niente di meglio da fare se non recuperare qualche spicciolo per potere sbarcare il lunario”. Chiavola torna a lanciare un appello a chi si è reso protagonista del furto di donazioni nella parrocchia Beata Maria Vergine di Lourdes. “E’ passato qualche mese – continua il consigliere – ma sono certo che la coscienza rimorderà ancora a chi ha commesso quel furto. E sono convinto che il parroco, don Giuseppe Burrafato, perdonerebbe senz’altro l’autore del gesto se la somma rubata ritornasse al proprio posto. Purtroppo, la chiesa di San Giacomo è una parrocchia di campagna che non può contare su importanti sostegni. E tutto quello che viene a mancare si ripercuote sull’attività ordinaria. Ecco perché speriamo che qualcosa possa succedere seppure a distanza di tempo da quando il fatto è avvenuto”.

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