Gratta e vinci fasullo. Un modicano e una pozzallese sotto processo. Il Gup, però, archivia

Tentata truffa e falso in concorso ai danni dello Stato. Questa l’accusa che hanno dovuto sostenere il cinquantenne modicano V.T., difeso dall’avvocato Nino Frasca Caccia, e la sessantenne pozzallese M.S., difesa dall’avvocato Enrico Tedeschi. Il Gup del Tribunale di Modica, Elio Manenti, ha, comunque, archiviato il procedimento nonostante l’opposizione di Lottomatica. Di mezzo c’è un biglietto della lotteria “Vivere alla grande” col quale azzeccando la combinazione si ha diritto a 500 Mila euro iniziali, 10 mila euro al mese per 20 anni, e un bonus finale di 100 mila euro. Il modicano aveva contraffatto scherzosamente un biglietto del concorso e, durante l’inaugurazione di un struttura per disabili a Modica, il falso biglietto gli era caduto dalla tasca. La donna, che conosceva il gioco e che pure lei era presente all’inaugurazione, aveva “puntato” il biglietto e poco dopo se n’era appropriata. Il giorno dopo l’aveva portato in banca all’incasso ma qui fu scoperto che si trattava di un falso. La donna racconto’ i fatti e si risali’ àl cinquantenne indicato dal marito della donna che, nel frattempo, si era informato circa l’identità del proprietario del biglietto falso, il quale, a sua volta, di punto in bianco si vide arrivare a casa le forze dell’ordine per una perquisizione, con sequestro di computer, comunque con esito negativo. L’uomo spiego’ che voleva fare solo uno scherzo ai suoi colleghi e che non era intenzionato ad attuare alcuna truffa. Il procedimento penale era stato gia’ avviato. In via preliminare la Procura aveva chiesto l’archiviazione ma Lottomatica aveva presentata opposizione. In udienza la società che gestisce i Monopoli si era costituita parte civile. Il Gup ha archiviato accogliendo la reiterata richiesta del Piemme, Alessia La Placa.

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