In video-conferenza il Tribunale di Modica interroga la badante polacca. Violenza sessuale: la donna conferma le accuse

Video-conferenza internazionale ieri mattina per il Collegio Penale del Tribunale di Modica(presidente Antongiulio Maggiore)per l’escussione della principale accusatrice del modicano E.P., 56 anni, difeso dall’avvocato Fabio Borrometi, accusato di violenza sessuale nei confronti di una badante polacca. Magistrati e avvocati si sono, infatti, trasferiti presso il Tribunale di Ragusa, struttura dotata di impianti per la video-conferenza. Oltre che di violenza sessuale aggravata, l’imputato è accusato di violenza carnale aggravata, lesioni e violenza privata. L’accusatrice è la badante polacca Barbara Nowek che ieri ha, in buona sostanza, confermato tutte le accuse. Non è stata la solita udienza nella quale si chiede alla controparte la conferma o meno delle accuse. La donna, infatti, è stata interrogata per oltre quattro ore da accusa e difesa. Con il 56enne sono coimputati anche S.F., una donna di 45 anni, che risponde di ingiurie, e M.R., 43 anni, che risponde di violenza privata, entrambi di Modica, difesi dall’avvocato Francesco Riccotti. Un processo scaturito dalla denuncia presentata dalla badante e dal convivente di quest’ultima, Marco Tumino, modicano, che si è costituito in giudizio attraverso l’avvocato Enrico Trantino. Secondo l’accusa, sostenuta dal pubblico ministero, Gaetano Scollo, nel mese di aprile del 2005, l’imputato aveva assunto la donna, per assistere l’anziano padre. Tumino, dal canto suo, sostiene che l’uomo un giorno avrebbe tentato l’approccio, fino a chiedere specificatamente un rapporto orale e, poi, completo alla badante. Nonostante il diniego della presunta vittima, l’indagato sarebbe riuscito, con la forza, a portare a compimento i suoi intenti. Dalle accuse mosse dalla donna, si sarebbe passati al coinvolgimento della quarantacinquenne, convivente dell’imputato. Quest’ultimo si sarebbe recato a casa delle due parti offese insieme all’amico quarantatreenne perpetrando la violenza privata. Il processo proseguirà il prossimo 20 marzo per l’escussione degli ultimi due testi. (*

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