L’Assurdo. Modica, per un debito di 160 euro gli pignorano due immobili per 600 mila euro

Non aveva potuto pagare due fatture, per forniture, per complessivi 163,10 euro: gli pignorano immobili che sfiorano i seicentomila euro. L’assurda vicenda coinvolge un piccolo imprenditore edile modicano, F.D., 36 anni, che in un periodo di difficoltà non aveva potuto pagare l’irrisoria somma per saldare due fatture del 2009. La società creditrice ragusana ha affidato l’incarico per il recupero ad uno studio legale del capoluogo ibleo che ha sottoposto la questione al giudice di pace il quale, a sua volta, nel gennaio 2011 obbligava l’imprenditore a pagare la somma già maturata in 189,75. Nel frattempo il trentaseienne, ancora in serie difficoltà, aveva dovuto dismettere l’attività mentre il debito era lievitato a 1.065,56 euro. La vicenda è sfociata adesso nel maxi pignoramento immobiliare già depositato presso la Cancelleria del Tribunale di Modica. L’ufficiale Giudiziario ha informato con atto di pignoramento l’imprenditore modicano del provvedimento reso esecutivo per il recupero del credito. Nel documento viene specificato che saranno pignorati un immobile di Via Nazionale, sede della società, e tre-quarti di un’altra struttura residenziale di Via San Giuliano Macallè. Complessivamente il valore dei beni che saranno pignorati sfiora i 600 mila euro a fronte di un debito iniziale di poco meno di 164 euro. E’ chiaro che l’imprenditore patirà conseguenze enormi giacchè l’avvenuto sequestro con successiva comunicazione alle banche sulle quali si appoggia l’uomo, comporterà il blocco di un mutuo in corso. “Non comprendo – dice l’interessato – perchè questo enorme pignoramento. Perchè lo studio legale che segue la società ragusana creditrice non abbia agito sui beni mobili, equiparabili al debito di 163 euro, magari un televisore o qualsiasi altro elettrodomestico, anziché andare sul pesante. E’ chiara la mia difficoltà giacchè non si arriva a questo punto, se non ci sono enormi problemi anche per somme irrisorie”.

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