Ragusa: falsi carabinieri tentano rapina all’Unicredit. Arrestati due palermitani

Gli uomini della Squadra Volanti della Questura di Ragusa, hanno proceduto ad arrestare Salvatore Cinquemani, di 32 anni e Antonino La Marca,  di 33 anni, entrambi palermitani, pregiudicati per reati contro il patrimonio. Alle  15.30 di oggi, una donna segnala che due uomini vestiti da Carabinieri sono entrati all’interno della Banca Unicredit di Via Tenente Lena a Ragusa e che all’esterno della Banca c’è un terzo uomo che sembra fare da palo per i due uomini in divisa. I sospetti della donna non vengono sottovalutati dagli operatori del 113 che inviano immediatamente le Volanti sul posto. I primi uomini della Polizia di Stato intervenuti, si avvicinano alla Banca in modo cauto in quanto probabilmente i rapinatori segnalati erano armati. Dall’esterno, notano che i Carabinieri intimavano alle persone presenti (il direttore, due dipendenti e 4 clienti) di mettersi tutte da una parte e di stare immobili. A quel punto i sospetti della donna sono stati confutati dagli agenti che pistola in pugno intimano di arrendersi ai rapinatori che senza alcuna via di fuga alzano le braccia ed eseguono gli ordini. In pochi istanti i due finti Carabinieri vengono ammanettati e tratti in arresto. Durante le fasi della rapina è stato accertato che i due rapinatori effettivamente erano aiutati da un palo che si è dato alla fuga e che gli stessi una volta fatto ingresso in banca intimavano ai presenti di consegnare i telefoni cellulari al fine di evitare di chiamare le forze dell’ordine. Tutti hanno obbedito per la paura di essere feriti da un taglierino in possesso dei rapinatori utilizzato per minacciare i presenti.
Dalle immediate indagini è stato possibile rinvenire l’auto con la quale i rapinatori erano giunti a Ragusa e tutto l’occorrente per perpetrare il reato: due divise dei carabinieri complete in ogni dettaglio, 5 telefoni cellulari dei clienti rinvenuti in un cestino dei rifiuti poco distante, paletta dei Carabinieri rinvenuta all’interno dell’auto, parrucche, baffi finti e altro materiale per il trucco. Sul posto sono giunti gli investigatori della Squadra Mobile che sin da subito hanno attivato le ricerche dei complici e che tutt’ora sono in corso.

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