L’opposizione consiliare a Modica: “Dopo 5 anni finalmente la verità sui conti”

Le opposizioni in Consiglio Comunale a Modica non restano in silenzio dopo i numeri di bilancio emersi in questi giorni dall’amministrazione comunale. “in questi anni – dicono PdL, Idea di Centro, Modica al Centro  e I Popolari – ci hanno fatto credere che i problemi finanziari del Comune erano risolti e che tutti potevano stare tranquilli.
Peccato che, come tutti sappiamo, dopo anni trascorsi più a denigrare che a programmare una vera politica finanziaria, si è scoperto che i fatti sono andati in maniera diversa, e la triste realtà, sotto gli occhi di tutti, è rappresentata dalla certificazione del fallimento della politica finanziaria (e non solo) del Sindaco, della sua giunta e di questa maggioranza.
E però la verve comica non l’hanno perduta, né il PD né il Sindaco, se hanno il coraggio di definire l’ordine perentorio della Corte dei Conti – reso qualche giorno prima della tornata elettorale, in audizione ufficiale, e passata sotto silenzio per evitare contraccolpi elettorali… – e la dura censura per l’assenza dei correttivi richiesti sul preventivo 2011, solo “virtuoso esempio di collaborazione tra il Comune e la Corte”, e se pensano di attribuire alla mediocre figura fatta mercoledì in aula il compito di avviare una fantasiosa “fase 2”, che è invece una costrizione della Corte a fronte di una inconcludente politica finanziaria, di questa esperienza amministrativa fallita e fallimentare.
Nel frattempo, mentre la Corte dei Conti vuole chiarimenti sugli ultimi bilanci, sulle entrate sovrastimate di tributi che non saranno mai riscossi, sulla mancata vendita di un patrimonio immobiliare gestito in maniera approssimativa, sul crollo delle entrate, sull’aumento della spesa nel 2011, il Sindaco e la Giunta trovano il tempo di deliberare, negli ultimi mesi, oltre 200.000,00 euro di spese futili con il parere negativo degli uffici finanziari e dei revisori e di elevare da 16 a 24 ore l’incarico agli ex precari, in palese contrasto con l’indirizzo della Corte dei Conti
In consiglio, ieri l’altro, si viene invece a raccontare frottole, a tentare di smentire dichiarazioni certificate dai giornali, ed a negare numeri incontrovertibili, come l’incremento della spesa del 25% tra il 2009 e 2011 passata da 42 a 51 milioni di euro a fronte di una diminuzione netta delle entrate anche a causa della scellerata scelta di non rinnovare la convenzione con SERIT, rinunciando alle relative anticipazioni di cassa, che oggi, avrebbero consentito, come in passato di pagare stipendi e fornitori.
Oppure senza sentire il bisogno di spiegare perché i bilanci di previsione, invece di approvarsi a gennaio e poter essere strumento di vera programmazione si approvano a ottobre, o addirittura a novembre violando una delle tante promesse mai rispettate dal Sindaco in campagna elettorale.
La verità è che con questa amministrazione il debito del Comune di Modica, risalente alla notte dei tempi – come onestamente affermato anche dal capogruppo PD in consiglio – e non certo alla precedente amministrazione, è aumentato anche a causa di questa politica finanziaria, di consuntivi e bilanci bocciati dalla Corte dei Conti e da un uso disinvolto dei residui che facevano apparire mirabilie (come dimenticare il famoso manifesto nel quale si vantavano miracolosi abbattimenti del debito pari a oltre 12 milioni in un anno…), soluzioni utili solo ad alimentare la sofferenza di cassa.
Avevamo, ed ancora abbiamo, tutte le ragioni, dunque, per invocare ed ottenere l’azzeramento dell’organo politico e ad accelerare un processo che è comunque avviato a causa della implosione della maggioranza; per senso di responsabilità nei confronti della città abbiamo però deciso di anteporre al risultato politico il bene della collettività dicendoci già in Consiglio Comunale, e certificandolo con la nostra astensione, disponibili a lavorare, con tutte le categorie sociali e produttive, ad un serio piano economico che restituisca a Modica fiducia e speranza.
Se il Sindaco dimenticando l’arroganza di questi anni, ha a cuore il bene della città, è il momento di sospendere ogni polemica, di fare un passo indietro, chiedere l’aiuto di tutti per superare l’emergenza”.

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