Il PdL: “A Modica il partito alle Regionali si è confermato”

“Nessun partito o movimento può esimersi da una valutazione complessiva delle ultime elezioni regionali, facendo tesoro del messaggio, duro e netto, che gli elettori, anche quelli moderati, hanno voluto inviare alla classe dirigente della città e della provincia. Probabilmente un approccio troppo tecnico e l’assenza di un reale contatto con i cittadini hanno determinato un voto di protesta sul quale dobbiamo lavorare per riportare i problemi concreti dei territori al centro della nostra attenzione e del nostro impegno”.
Ciononostante per Michele D’Urso, Coordinatore cittadino PdL Modica, essere riusciti ad eleggere un deputato regionale, Giorgio Assenza conferma che l’anima del PdL in provincia ed a Modica è viva e vitale, e su di essa bisogna investire con convinzione.
“Un risultato – spiega D’Urso – quello registrato in provincia, merito anche di una lista forte e competitiva che ha visto confrontarsi tre candidati nello spazio di pochi voti a dimostrazione del fatto che si è trattato di una competizione libera e serrata, nella quale ciascuno ha potuto verificare il proprio tasso di gradimento ed il risultato dell’impegno lungo anni a favore delle proprie città e della provincia tutta. A ciascuno dei candidati, ma anche alle due coraggiose candidate, va il nostro plauso ed il nostro ringraziamento: senza ciascuno di loro oggi saremmo qui a commentare un risultato diverso come quello che ha contraddistinto chi ha visto infrangersi sul duro scoglio della realtà il sogno di ottenere un seggio con operazioni nostalgiche e spesso improvvisate.
A Modica il PdL si conferma primo fra i partiti tradizionali, addirittura con un numero di consensi superiore a quello del Pd e dell’Mpa che pure esprimono l’attuale amministrazione; un risultato importante da capitalizzare, anche grazie all’impegno del candidato locale ed all’impegno altrettanto forte e determinato dell’intero gruppo dirigente, dai consiglieri comunali, fino ai dirigenti cittadini. Un impegno premiato dagli elettori ai quali deve andare, da parte di tutti, per primi i candidati, un ringraziamento sincero e sentito.
Adesso è il momento di costruire; di costruire una seria alternativa a questa amministrazione fallimentare, di ridare speranza a questa città e di ripartire con la rigenerazione del partito e della classe dirigente. Certamente non è più il tempo né delle inutili polemiche, né delle rivendicazioni per ciò che poteva essere e non è stato. Ogni candidatura, quando non accompagnata dal risultato sperato, lascia strascichi polemici e delusioni spesso difficili da smaltire.
La maturità di un gruppo dirigente e di chi aspira a rappresentarlo è quello di trovare nuova linfa al proprio impegno anche dalle sconfitte, di mettere a frutto il consenso acquisito, e di cercare le ragioni che uniscono piuttosto che quelle che dividono. Un partito non è un autobus sul quale si sale in corsa per raggiungere una meta per poi mollarlo alla prima fermata imprevista; il nostro partito è al contrario il luogo nel quale confrontare le proprie idee, ma anche le proprie aspirazioni, nel quale esaltare il proprio impegna ma mai sfogare le proprie frustrazioni.
Con questo spirito invito tutti a rimboccarci insieme le maniche per metterci all’ascolto della città e per proporre un progetto credibile che restituisca Modica al ruolo ed alla dignità di un passato recente ma che oggi sembra assai lontano.
E chi invece preferisce guardare al futuro con la testa rivolta all’indietro, forse questo non è il posto giusto o forse non è quello adatto”.

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