L’ex assessore regionale Incardona chiamato a dare spiegazioni alla Corte dei Conti di 830 mila euro di un piano formatico del 2007

La Corte dei Conti presenta il resoconto all’ex assessore Regionale alla Formazione, Mario Centorrino, e al dirigente generale Gesualdo Campo per un danno erariale da oltre un milione di euro, diviso equamente: 518 mila euro a testa. Insieme a due che dovranno risarcire la Regione Sicilia, figurano anche tre dirigenti di servizio, per 74 mila euro ciascuno ovvero Maria Verde, Marcello Maisano e Caterina Fiorino. Secondo i giudici nel 2009 sarebbe stato illegittimo il finanziamento extrabudget riconosciuto all’Anfe tre corsi di formazione. L’ente, dopo aver ottenuto l’approvazione per una determinata cifra, si è visto riconoscere in fase di rendicontazione altri soldi. Un costume, quello dei finanziamenti a piè di lista in più rispetto quanto già approvato, che negli anni passati, ben prima dell’arrivo del professore messinese di Economia in via Ausonia, ha fatto transitare nelle casse di vari enti diversi milioni di euro in aggiunta ai vecchi Prof, i Piani dell’offerta formativa che pure costavano 300 milioni di euro all’anno. Dopo l’avvio dell’indagine da parte del nucleo di polizia tributaria di Palermo, su mandato della procura della Corte dei conti, ieri è arrivata la condanna. L’assessore Centorrino, insieme al dirigente generale Campo, attualmente ai Beni culturali ma nel 2009 all’Istruzione e formazione professionale, sono stati condannati per i finanziamenti fuori budget dati all’Anfe: “La Procura riteneva – si legge nella sentenza – che l’integrazione al finanziamento rappresenti una trasgressione dei canoni comportamentali, oltre che del buon senso comune, secondo cui un ente privato non può gestire arbitrariamente risorse pubbliche sostenendo, senza preventiva autorizzazione, costi maggiori di quelli indicati nel budget approvato dall’amministrazione”. E non è corretta la giustificazione dell’Anfe, che ha chiesto ulteriori somme per coprire le spese previdenziali di alcuni dipendenti, perché “l’amministrazione non è gravata da obblighi assistenziali nei confronti degli operatori della formazione”.

Ma, come detto, la prassi dei finanziamenti extra budget non risale certo solo al 2009. Non a caso la procura regionale della Corte dei conti è andata a ritroso con un secondo filone d’indagine. Nel mirino è finito anche il piano formativo del 2007 e il sostituto procuratore Gianluca Albo ha già inviato dieci inviti a dedurre. I destinatari dei provvedimenti sono quattro ex assessori al Lavoro: Santi Formica ( per 386 mila euro), Carmelo Incardona (830 mila), Luigi Gentile (224 mila) e il governatore uscente Raffaele Lombardo, finito nelle maglie dell’inchiesta per aver assunto la delega alla Formazione professionale a interim fra il maggio e il giugno del 2009. Fra gli “indagati” ci sono anche alti burocrati della Regione: fra questi l’attuale segretario generale di Palazzo d’Orleans, Patrizia Monterosso, ex dirigente della Formazione: a suo carico l’ipotesi di danno erariale è pari a un milione 270 mila euro. Cifre inferiori sono state contestate all’ex capo dipartimento Alessandra Russo (386 mila euro) e all’ex dirigente del servizio gestione, Nino Emanuele (365 mila euro).

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