Scicli, Carpino(Italia dei Valori): “I fantastici quattro e un Comune alla deriva”

Gli sciclitano sono veramente stanchi, vivono un senso di abbandono, desiderano cambiamenti sostanziali, sognando anche l’intervento di un Deux ex machina .
“Nella realtà – dice Lino Carpino, di Italia dei Valori – Scicli – tutti continuiamo a subire la solita vecchia politica che se da un lato propone piani triennali faraonici ( tunnel, ascensori, etc. ) dall’altro è incapace di gestire anche l’ordinario, alimentando inoltre una situazione finanziaria fallimentare! Vorrei ricordare che la strada dell’inferno è lastricata di buone intenzioni ! Bisogna dire basta a questa mentalità che porta un Comune a sopravvivere appeso ai contributi dello Stato centrale! Dimettetevi Tutti!
In questi ultimi mesi la sezione di Scicli di Italia dei Valori è stata la protagonista principale di una rinascita politica fatta con nuove persone e con nuove proposte per governare il Territorio ed i Cittadini. Bisogna però fare crescere questo progetto che intende coinvolge tutte le forze politiche sane e non responsabili di questo sfacelo decennale! Per essere credibili e proporsi come alternativa di Vero Governo occorre liberarsi subito di elementi fossilizzati nelle ideologie, capaci solo di porre veti e assolutamente sterili nei contributi, distanti anni luce dalla realtà e dai cittadini.
Occorre realizzare un’Amministrazione dinamica, non assistenziale, vera fucina di proposte di sviluppo sostenibile, che sia volano produttivo per il rilancio non solo dell’economia ma sopratutto della coscienza dei cittadini! Basta offrire a costi altissimi pessimi servizi, basta governare con il clientelismo, lasciando abbandonati territorio, ricchezze naturali, paesaggistiche e architettoniche! Basta con un amministrazione immobile, incapace di proposte e che non si prende affatto cura di fare crescere il senso civico dei propri cittadini, narcotizzando i diritti e tacitamente accettando un’enorme percentuale di evasione dei doveri (fiscali). Basta governare in maniera populistica autolesionistica.
Insieme è possibile realizzare una macchina politico-amministrativa, che priva degli attuali sprechi, riesca a governare in maniera responsabile e nel contempo sviluppare una sana economia locale. Bisogna presentare progetti politico-amministrativi di sviluppo, sfruttando al massimo le possibilità offerte dai bandi comunitari, bisogna realizzare nuove iniziative economicamente autosufficienti che creino nuovi posti di lavoro e, principalmente, bisogna gestire la nostra massima risorsa disponibile: il Turismo, sia esso culturale, di nicchia, di massa ma in ogni caso destagionalizzato! Una nuova politica economica, un nuovo ed inesplorato mercato sia per i prodotti dalle nostre campagne, che per i servizi ed i beni forniti dai nostri artigiani e commercianti. Il benessere economico e sociale dei cittadini produce il benessere della Casa Comune. E questo non è una favola”.

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