Vittoria, omicidio Rocchetta, due ergastoli dalla Corte d’Assise

Due condanne all’ergastolo sono state decise dalla Corte d’Assise per l’uccisione di Roberto Rocchetta avvenuta il 15 dicembre del 1997, vicenda tornata alla ribalta nel 2010 dopo una nuova inchiesta avviata dalla Squadra Mobile di Ragusa. Ergastolo per Salvatore D’Agosta, 43 anni, e Giovanni Noto, 57 anni. Per quest’ultimo l’accusa aveva chiesto trent’anni di carcere. Secondo l’accusa, suffragata dal racconto dei pentiti tra i quali Francesco Antonuccio, e il dichiarante Biagio Noto, la sera del 15 dicembre 1997 gli uomini del clan D’Agosta si misurarono con la prova del fuoco. Da un’auto partì una raffica di proiettili all’indirizzo di una Mercedes dove c’erano Roberto Rocchetta, presunto affiliato al clan storico della Stidda capeggiato da Carmelo Dominante, ed Emanuele Nobile. Rocchetta rimase ucciso. Nobile, ferito, riuscì a fuggire. D’Agosta e Noto sono stati inoltre condannati all’interdizione dai pubblici uffici e al risarcimento danni in favore dei parenti della vittima.

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