Modica, Riccardo Minardo: “Non mi sento tradito, ma deluso per la mancata elezione”

Non parla da venerdi 26 ottobre, ultimo giorno di campagna elettorale prima del silenzio delle consultazioni. Da lunedi però il silenzio di Riccardo Minardo è continuato ad oltranza. Un silenzio assordante quello dell’esponente dell’Mpa abituato a partecipare sempre da parte attiva al dibattito politico e non solo della città di Modica. Pesano su questo silenzio i 1500 voti raccolti in provincia di Ragusa contro gli oltre 5000 delle precedenti elezioni. Un risultato accolto con amarezza da Minardo ma con molta compostezza e con la sobrietà che gli è stata sempre riconosciuta. Siamo andati a trovarlo nel suo studio di Corso Umberto dove a sorpresa troviamo ancora una fila di persone in attesa di poter parlare con il “loro” onorevole.
Onorevole, è evidente che per loro i risultati contano poco, Riccardo Minardo è ancora un punto di riferimento.

“Questo mi fa piacere. Gli amici si vedono in questi momenti. E devo dire che di amici ne ho avuto tanti in questi ultimi giorni. Mi sono stati vicini loro come mi è stata vicina la mia famiglia”,
Per 16 anni consecutivi ha occupato un ruolo di prestigio nel panorama politico nazionale e regionale. Prima da deputato a Roma e poi a Palermo. Com’è cambiata la sua vita dal 28 ottobre scorso?
“Diciamo che non cambiata così tanto come si potrebbe immaginare. Sto di più con la mia famiglia cercando di recuperare il tempo perso negli ultimi anni. Non ho potuto seguire da vicino la crescita delle mie figlie, ho sacrificato gli affetti, non ho conosciuto domeniche e feste. Tutto per il bene della mia comunità. Per la mia gente. Ora stacco la spina per un po’ e poi si vedrà”.
Non si è sentito tradito dall’esito del voto?
“Tradito no. Deluso si. La gente non ha saputo cogliere il mio messaggio. Purtroppo ha trionfato la voglia di protesta contro chi ha governato. Se analizziamo i numeri del mio partito vediamo come abbia perso nettamente l’elettorato che lo aveva portato al governo 4 anni fa. Mi dispiace personalmente ma mi dispiace anche per Modica che è rimasta senza un parlamentare in grado di poterla difendere nelle sedi opportune”.

A proposito di Mpa. Ha mai pensato di abbandonare il partito di Lombardo per iniziare un nuovo progetto politico?
“Con Lombardo ho un ottimo rapporto che va al di là della politica. Non c’è dubbio che sia necessario un confronto interno al partito per fare quadrato e scoprire cosa non ha funzionato. Nei prossimi giorni ci riuniremo con il direttivo provinciale per affrontare intanto la crisi nella realtà iblea”.
Cosa farà Riccardo Minardo da grande? C’è ancora la politica nel suo futuro?
“Continuerò a lavorare per la mia città da semplice cittadino.Il mio spirito di servizio è innato e non può esaurirsi dall’oggi al domani. Sarà anche un momento per una pausa di riflessione e nel frattempo affronterò anche la mia vicenda giudiziaria”.
Quanto ha influito la vicenda giudiziaria legata ai fondi del Copai sulla sua mancata elezione?

“Anche qua credo sia passato il messaggio sbagliato. Io ho più volte sostenuto anche in campagna elettorale la mia totale estraneità ai fatti. Ho dichiarato pubblicamente che in caso di condanna avrei anche fatto un passo indietro rinunciando ad una mia eventuale elezione. Questo mi pare sia un chiaro esempio di onestà intellettuale. E con la stessa onestà andrò ad affrontare la mia vicenda giudiziaria”.
Un suo pronostico per le prossime elezioni, politiche e comunali.
“E’ difficile fare pronostici così in anticipo. Dico solo ai modicani in entrambi i casi di valutare bene. Sicuramente ci sarà una crescita dei grillini che già hanno sorpreso tutti la settimana scorsa. Per loro il difficile però comincerà ora. Per quanto mi riguarda seguirò da appassionato di politica le elezioni. Quel che è certo è che la sconfitta non ha sancito la fine della mia carriera politica. La passione rimane dentro e non morirà mai”.

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