Proclamato lo stato di agitazione del personale ASU alla Provincia Regionale di Ragusa.

Con delibera n. 363 del 19/10/2012, il Commissario alla Provincia Regionale di Ragusa, su proposta del Dirigente del Settore, ha revocato in autotutela la deliberazione, approvata dalla Giunta Antoci, con la quale si era raggiunto un possibile accordo sulle modalità di stabilizzazione del personale ASU impegnato nelle riserve naturali.
“Si tratta di un atto – spiega il segretario della Fp Cgil, Salvatore Terranova – con cui il Commissario ha inteso far tramontare definitivamente un percorso che, seppur raggiunto in maniera sofferta, rappresentava una tappa significativa verso la promozione del processo di stabilizzazione di 13 unità che da 12 anni assolvono un ruolo importante in seno all’Ente Provincia e che fino ad oggi sono state vittime della politica, di quella della precedente giunta e, ora, della gestione commissariale, che con la revoca adottata ha di fatto voluto sbriciolare tutto quanto era stato costruito nel corso di trattative pluriennali.

Questi sono gli unici lavoratori ASU in attività negli enti pubblici che oggi rischiano di essere lasciati sulla strada. Prima la Giunta Antoci, che pur avendo ottenuto l’approvazione e il finanziamento del piano di fuoriuscita da parte della Regione Siciliana, ha fatto di tutto per non dargli corso, non assumendoli; oggi il Commissario che recide nella sostanza ogni possibile collegamento tra la Provincia e questi lavoratori”.
La Provincia ha stabilizzato tutti i precari, eccetto queste 13 unità. “Tale fatto – aggiunge Terranova – è di estrema ingiustizia. Pur essendo consapevoli che oggi sono maggiori che in passato gli ostacoli di finanza pubblica che impediscono quasi del tutto gli spazi per la individuazione di legittime procedure di collocazione occupazionale dei precari, non va però sottaciuto che la mancata messa in sicurezza di questi lavoratori ha una responsabilità politica ben precisa.

Tre anni addietro la Cgil si fece portatrice di una proposta che, se allora fosse stata accolta, oggi non troverebbe queste unità esposte all’estremo rischio, ma pregiudizi politici e altro indussero l’allora giunta provinciale ad adottare la strategia del temporeggiamento, teso ad allontanare quanto più possibile la risoluzione di un problema che era, invece, a portata di mano”.

Nel prendere atto dell’avvenuta revoca della precitata delibera, la Fp Cgil annuncia la proclamazione, con decorrenza immediata, dello stato di agitazione del personale interessato e fissa un’assemblea sit-in per Giovedì 15 Novembre dalle 9 alle 11.30 nei locali della Provincia e indice una giornata di sciopero con astensione dal lavoro per Giovedì 22 Novembre.

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