CGIL RAGUSA: 4 ORE DI SCIOPERO GENERALE PER IL LAVORO E LA SOLIDARIETÀ. Presidio con volantinaggio a Ragusa nel mercato settimanale

Un’intensa azione di volantinaggio e la partecipazione numerosa di diverse categorie (precari e dipendenti della sanità, dipendenti degli enti locali, disoccupati e pensionati) hanno dato vita, stamani, a Ragusa allo sciopero generale nazionale di quattro ore (dalle 9 alle 13) con un presidio che si è svolto in c.da Selvaggio a Ragusa all’ingresso dell’area del mercato settimanale. Agli ingressi dell’area sono stati consegnati, dai partecipanti allo sciopero, centinaia di volantini, con le motivazioni della protesta, a quanti si sono recati a fare la spesa . I precari dell’Asp hanno poi distribuito un volantino per reclamare uno stato sociale degno dei tempi moderni e il riconoscimento del diritto al lavoro. L’astensione dal lavoro promossa dalla CGIL è stata organizzata di concerto con la confederazione Europea dei Sindacati, ( in molte città d’Europa e d’Italia oggi si sono svolte diverse manifestazioni) “Per il Lavoro e la Solidarietà e un No all’Austerità”.
A Roma, Bucarest, Praga, Stoccolma, Madrid, Lisbona, Atene e in tante altre città europee, sono scesi in piazza i lavoratori e le lavoratrici per dire: l’austerità non funziona, è necessario un cambio di rotta per ridare impulso al lavoro e per ristabilire la giustizia sociale e la solidarietà tra i paesi.
A pagare a caro prezzo i costi della crisi e le conseguenze delle politiche di austerità sono proprio i lavoratori e le lavoratrici, mentre “il mondo della finanza e gli speculatori continuano a prosperare” denuncia la CES che, sottolinea come in Europa 25milioni di persone non hanno un’occupazione e che, in alcuni paesi, il tasso di disoccupazione giovanile supera il 50%.
“Le misure di austerità che hanno caratterizzato, commenta Giovanni Avola, segretario generale della CGIL di Ragusa, le scelte compiute dall’Europa hanno sinora portato il Continente e il Paese in una stagnazione economica senza precedenti con il risultato del blocco della crescita e la disoccupazione in continuo aumento. I tagli ai salari e alla protezione sociale hanno originato diseguaglianze ed ingiustizia sociale. Insieme ai sindacati europei, con questo sciopero, chiediamo un cambiamento di rotta che si può sintetizzare nella scelta di una governance che determini la crescita, una politica che imponga una tassa sulle transazioni finanziarie per favorire le politiche di investimento, lotta alla frode e all’evasione fiscale. In questo modo favoriremo l’occupazione, soprattutto giovanile e il rispetto dei diritti sociali e sindacali fondamentali.”

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