LE VERITA’ POLITICHE SONO SEMPRE SOGGETTIVE ED E’ IL MOTIVO PER CUI MOLTI PROBLEMI NON TROVERANNO MAI SOLUZIONE

Nelle scorse settimane, probabilmente perché ci si avvicina sempre più ad una scadenza elettorale, ha ripreso vigore una vecchia diatriba politica tra l’attuale sindaco ed il suo predecessore. Abbiamo letto le note diramate da una parte e dall’altra e come sempre avviene, soprattutto in politica, i numeri dell’ uno vengono confutati dall’ altro per arrivare alla stessa conclusione di sempre ovvero che le verità sono soggettive, non perché anche in politica non esista la verità assoluta, quanto piuttosto perché nessuno si arrende all’evidenza dei numeri che non siano i suoi.
Questo ovviamente, fa si che si metta in piedi un dibattito acceso tra gli estimatori d’una parte politica e la controparte, con commenti spesso ispirati dalla conoscenza e la stima dell’uno o dell’altro e da nobile spirito di partecipazione alla vita della realtà in cui si vive, tante altre volte, solo per la voglia di non perdere un’occasione propizia per denigrare la parte avversa e per spiriti meno nobili da ricondurre al concetto di clientela da cui certa politica ha tratto forza. Sta di fatto che con questo tipo di strano confronto, non si perverrà mai alla soluzione dei tanti problemi che la politica ha generato ,e qui la colpa non è tanto dei protagonisti della politica, che dalla loro parte potrebbero avere le oggettive difficoltà scaturenti da risorse sempre meno adeguate,quanto d’una mancanza di legge che dovrebbe punire , dopo serio ed approfondito accertamento di responsabilità per incapacità o inadempienza di chi amministra, con reali sanzioni di natura economica ma anche e soprattutto con l’interdizione perpetua ad amministrare la cosa pubblica.
Solo in tal modo, con l’intervento d’un organismo terzo, si potrebbe chiarire ai cittadini chi è stato all’altezza di amministrare bene e chi no.
Certo, esiste la Corte dei Conti che rileva le incongruenze dei bilanci, ma non entra nel merito delle responsabilità che ha portato a certe conclusioni espresse dai numeri.Se ci fosse invece una sorta di arbitro che oltre a dire a un ente che i numeri sono messi male, potrebbe dire : o ti attrezzi per correggere il tiro o ti mando a casa, forse le cose assumerebbero un’altra prospettiva.
Fino a quando così non sarà, ci accontenteremo di assistere al vecchio teatrino d’una politica sempre più avvilente.

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