Ragusa, arrestato dalla “Mobile” stalker che aveva reiterato atti persecutori su giovane ragusana

Personale della 3^ sezione della Squadra Mobile(nella foto il dirigente, Francesco Marino) ha dato esecuzione all’Ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del ragusano C.C, di 35 anni, responsabile di stalking in danno di una giovane ragusana I.G. Di 24 anni. Detta misura cautelare è stata emessa quale aggravamento della precedente Ordinanza cautelare che aveva previsto il  divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, a causa di una serie di azioni vessatorie inflitte alla vittima consistite in intrusioni nella vita privata, attraverso ripetuti appostamenti sotto l’abitazione, presso il luogo di svago solitamente frequentato dalla suddetta vittima, al punto da provocare alla malcapitata forte ansia e paura.
Gli esiti investigativi forniti dalla «sezione specializzata» della Squadra Mobile sono stati posti a fondamento della misura cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Ragusa, Claudio Maggioni, su richiesta del P.M. Monica Monego.
Di recente la vita della vittima era diventata particolarmente difficoltosa a causa delle nuove ed insistenti  molestie ed appostamenti presso i luoghi solitamente frequentati dalla  vittima , infatti   aveva paura di uscire di casa, temendo seriamente per la propria incolumità personale, sebbene al soggetto responsabile di tali azioni di recente, attraverso la prima Ordinanza cautelare,  era stato fatto divieto di avere contatti di qualsivoglia natura con la vittima.
Addirittura il molestatore, in modo sfrontato aveva esteso il suo raggio di azione anche presso un bar del centro cittadino, luogo di ritrovo del vittima con i propri amici, attraverso ripetuti blitz, tesi ad ottenere un contatto con la ragazza.
Lo stalking distrugge la vita delle persone – non solo quella della vittima, ma spesso anche quella dei famigliari. Ogni aspetto della vita della vittima può essere influenzato negativamente da questa triste esperienza – relazioni sociali, lavoro ed assetto della vita quotidiana. Questo aspetto differenzia lo stalking dalle normali interazioni sociali.
Così come più volte evidenziato dagli operatori, non bisogna mai sottovalutare queste situazioni: occorre essere consapevoli che sono molto rischiose in quanto soggette ad escalation; non esitare a rivolgersi alla Polizia di Stato: gli operatori sapranno consigliare la vittima e darle un aiuto professionale.

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