Pozzallo. Igiene ambientale. Geo Ambiente al TAR: “Abbiamo subito pressioni per la scelta del personale”

“Geo Ambiente è stata vittima del fenomeno criminale e di atti intimidatori in occasione dell’assunzione degli operatori ecologici stagionali “vicenda attorno alla quale si sono manifestati voraci appetiti provenienti da ogni parte” con “pressioni” sull’impresa sia sul numero di gente da assumere che sui nomi. Accuse-reazione pesanti della società di Belpasso a seguito dell’atto di rescissione del contratto per il servizio d’igiene ambientale a Pozzallo. Geo Ambiente ha opposto ricorso al Tar di Catania, presentato dall’avvocato Giovanni Pappalardo. Nell’atto che sancisce la fine del rapporto, in particolare, l’amministrazione comunale, a fondamento della delibera di rescissione del contratto, pone da un lato l’informativa prefettizia a suo tempo acquisita per la stipula del contratto e dall’altro l’applicazione delle misure cautelari per due dipendenti di Geo Ambiente addetti al cantiere urbano di Pozzallo. Il Comune ha proceduto, nei fatti, alla rescissione sulla base di un’informativa antimafia che l’avvocato Pappalardo definisce “non meglio individuata, presumibilmente atipica, di cui se ne sconoscono gli estremi e il contenuto”. “Non sussiste alcun collegamento tra l’eventuale informativa antimafia e la vicenda giudiziaria che riguarda i dipendenti di Geo Ambiente rileva il legale – che ancora in corso di accertamento e per la quale non è intervenuta nemmeno la chiusura delle indagini e nessuna misura cautelare è stata adotta nei confronti della società e del suo amministratore”. Per Geo Ambiente, il Comune, nel decidere la rescissione avrebbe dovuto fornire ampia delucidazione sulle ragioni differenziali che avevano fatto valutare in modo non ostativo l’informativa. Quali sarebbero, dunque, i provvedimenti giudiziari che confermerebbero la mafiosità della società o il tentativo d’infiltrazione mafiosa all’interno della gestione dell’appalto? Nella notte tra il 28 e il 29 giugno scorsi, proprio in occasione dell’assunzione di operatori stagionali, Geo Ambiente si è vista dare alle fiamme due mezzi custoditi all’interno della propria base logistica di Pozzallo. “La certa matrice criminale di tale evento – incalza la società – chiaramente riconducibile a un sistema organizzato di controllo mafioso del territorio che mira anche a governare l’occupazione, dovrebbe suscitare, questo si, “allarme sociale” perché dimostra una grave presenza criminale anche su quel territorio. Allo stesso tempo dimostra la “scadente” caratura mafiosa di Geo Ambiente che semmai è stata vittima di tale fenomeno criminale”.

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