Continua la farsa tragicomica della moratoria Crias. La Cna di Vittoria: “Il commissario è stato nominato ma non ha il potere per sbloccare le procedure.I deputati iblei sollecitino il presidente Crocetta”

“La farsa tragicomica della moratoria Crias per le imprese artigiane si arricchisce di nuovi capitoli”. E’ quanto sostengono il presidente di Cna Vittoria, Giuseppe Santocono, e il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio, che già sull’argomento, nei giorni scorsi, avevano fatto sentire la propria voce. Adesso, però, si registrano delle novità. Quali? “Intanto – continuano i due – pare che pochi giorni fa sia stato nominato un nuovo commissario ad acta e pare pure che la Crias abbia già predisposto i moduli per richiedere questa sospensiva. Ora, a seguito di due fatti positivi ci deve essere una circostanza che li limita altrimenti che tragicommedia sarebbe? L’intoppo sta nel fatto che il neo commissario non ha potere per deliberare la moratoria. Ci risulta, infatti, che pochi giorni fa (venerdì scorso) sia partita una missiva dalla Crias indirizzata all’assessorato regionale competente dove si chiede di assegnare questi poteri. Ma chi dovrebbe attribuire questa facoltà se non un assessore? Purtroppo, attualmente non ci sono assessori, c’è solo il neo presidente il quale è particolarmente impegnato”. Giuseppe Santocono e Stracquadanio ricapitolano le varie tappe della vicenda: “La norma sulla moratoria c’è dal 12 marzo scorso, la copertura finanziaria esiste (sono stati stanziati 10 milioni di euro), i moduli sono stati predisposti, il commissario è stato nominato ma, dopo nove mesi, non può deliberare perché tra le sue competenze non c’è questa prerogativa. Suggeriamo ai parlamentari regionali del nostro territorio (da poco eletti e rieletti) di attivarsi sollecitando il neopresidente Crocetta. Potrebbe assegnare lui stesso questa prerogativa al commissario sbloccando così la moratoria. Vogliamo ricordare come questo intervento nasce dalla lettera di un artigiano di Vittoria che tramite la Cna locale ha avuto il coraggio di dire pubblicamente qual è la sua situazione economica (non è dissimile da tante altre). Da troppo tempo diverse imprese del nostro territorio, che operano nella legalità, aspettano in modo composto questo intervento. Attivare la moratoria sarebbe un gesto rivoluzionario”.

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