Nino Gerratana: “ L’ennesima cattiva figura del Sindaco e dell’Amministrazione. Nonostante comunicati e rassicurazioni tornano le catene sulla Modica-Ragusa. Pendolari e commercianti in ginocchio.”

“Quando l’anno scorso avevamo denunciato come, nell’indifferenza di tutti, e soprattutto nel colpevole silenzio delle istituzioni, Comune in testa, l’Anas stava dando un colpo mortale al’economia modicana, siamo stati tacciati di allarmismo ed abbiamo assistito alla pubblica rassicurazione del Sindaco che, con un suo comunicato, aveva dichiarato che il problema era risolto e l’incubo catene scongiurato.
Ed invece, come se niente fisse, ed in spregio ad ogni logica di collaborazione istituzionale, l’Anas ha deciso di ripristinare l’obbligo della catene a bordo sulla tratta Modica- Ragusa e viceversa, solo restringendo di pochissimo i kilometri oggetto dell’ordinanza. Una decisione preoccupante per le ricadute che potrà avere sul calo dei consumi registrato già dai commercianti del centro storico e del polo commerciale per il rallentamento dei flussi provenienti dal capoluogo e dalla parte occidentale della provincia, facilmente preventivabile anche per l’inverno in arrivo e forse letale se unito alla crisi strutturale che l’economia cittadina attraversa”. Il consigliere comunale di Modica, Nino Gerratana, lamenta il ripristino, da parte dell’Anas dell’obbligo di catene sulle auto che percorrono la SS. 115 Modica-Ragusa. Per l’esponente politico del PdL sarebbe stato opportuno che la promessa del sindaco fosse stata mantenuta e che, almeno per una volta, l’autorevolezza di questa amministrazione fosse stata percepita adeguatamente dagli altri organismi istituzionali che sovrintendono alla vita del nostro territorio; invece, ancora una volta, registriamo come la città, la sua economia, i suoi imprenditori, sono abbandonati a se stessi, privi di assistenza e rappresentanza mentre l’amministrazione perde il proprio tempo a polemizzare ed a tentare di distrarre l’attenzione dai veri grandi problemi che attanagliano la città.
“Per queste ragioni – conclude – chiediamo a sua eccellenza il Prefetto di convocare subito un tavolo tecnico al fine di convincere l’anas dell’assurdità del provvedimento e di avviare la revoca dello stesso; al sindaco chiediamo di fare in modo che questo incontro venga ufficialmente richiesto e che possa concretizzarsi in una soluzione concreta tale da non mortificare ulteriormente centinaia di pendolari che ogni mattina si recano nel capoluogo e commercianti della città che assistono allarmati al provvedimento in coincidenza con l’approssimarsi delle festività natalizie”.

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