Scicli, estorsione e maltrattamenti, assolti

Accusati di estorsione, maltrattamenti e lesioni, se la sono alla fine cavata bene i due extracomunitari arrestati a Scicli dai carabinieri il 6 giugno del 2011. Il Collegio penale del Tribunale di Modica(Maggiore, Chiavegatti, Scifo)ha, infatti, condannato Chebbi Wadii, difeso dall’avvocato Alessandro Agnello, a tre mesi di reclusione, pena sospesa, ma solo per l’accusa di lesioni personali aggiungendo anche l’esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Lo ha, invece, assolto, come del resto ha assolto l’altro imputato, Hichiem Ben Naovara, delle accuse più pesanti. L’arresto era scattato a seguito della denuncia presentata da una donna. Il primo era stato ammesso dal Tribunale del Riesame ai domiciliari, l’altro aveva ottenuto la libertà con l’obbligo di firma. Di mezzo ci sarebbe una storia d’amore che s’intrecciava con un’altra. In questo caso la protagonista era la parte offesa che avrebbe avuto una relazione con Wadii col quale lavorava nelle serre di un imprenditore ma che, contemporaneamente, aveva intrecciato una storia con uno sciclitano. “Quando Wadii ha capito della mia nuova relazione – aveva spiegato la donna – ha cominciato a telefonarmi continuamente, a cercarmi ovunque. Mi chiedeva soldi che mi aveva dato precedentemente ma non erano un prestito. Una volta mi telefonò annunciandomi che la sera sarebbe venuto a casa mia”. Così fu. Quella volta l’imputato si sarebbe presentato con Hichiem Ben Naovara. Chiese spiegazioni e il rimborso dei soldi. Ne scaturì un battibecco nel quale intervenne anche il nuovo compagno della presunta vittima. Di lì a poco si passò alle vie di fatto. La vicenda arrivò all’attenzione dei carabinieri quando la donna presentò querela. Questa aveva raccontato che in precedenza Wadii aveva voluto mille euro e stavolta ne chiedeva cinquecento.

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