Santa Croce Camerina, Ascom a confronto con il sindaco sulla tassazione Imu Mandarà: “Ulteriore mazzata che gli imprenditori non meritavano”

“Amareggiati e sconsolati. Le piccole e medie imprese avrebbero meritato maggiore considerazione”. E’ questo il commento del presidente della sezione Ascom di Santa Croce, Tony Mandarà, subito dopo l’incontro avuto questa mattina con il sindaco, Franca Iurato, avente ad oggetto la riduzione delle aliquote Imu. Nei giorni scorsi, l’Ascom aveva chiesto all’Amministrazione comunale un confronto urgente sul delicato argomento. L’associazione, assieme ad altre organizzazioni di categoria, è stata convocata stamani a palazzo di Città. L’Ascom, oltre che da Mandarà, era rappresentata dal vicepresidente Carmelo Giudice e dal componente del direttivo Vitaliano Pollari. “Per quanto ci riguarda – dice Mandarà – è stata soltanto una presa d’atto di decisioni che già conoscevamo. E che, come ci ha detto Iurato, non è più possibile modificare. E’ impensabile che le piccole e medie imprese di Santa Croce siano costrette a pagare l’Imu per i fabbricati produttivi con una tassazione pari al 9,6 per mille. Significa mettere ulteriormente in ginocchio imprenditori che stanno facendo il possibile per resistere alla crisi. Il sindaco, in pratica, ci ha aperto le braccia dicendoci che per quest’anno non ci sarebbe stato alcunché da fare. Il prossimo si vedrà. Ma intanto chi opera deve fare i conti con l’ennesima tassazione del proprio strumento di lavoro. E si vedrà costretto a scelte pesantissime, dal taglio del personale alla definitiva chiusura. Volevamo che l’Amministrazione comunale di Santa Croce comprendesse queste esigenze. E, invece, niente. Invece si è preferito, per carità lo dico senza alcuno spirito polemico nei confronti dell’altro comparto, destinare centomila euro al settore agricolo quando, con queste somme si sarebbe potuto cercare di aiutare in modo trasversale tutto il mondo produttivo del nostro territorio cittadino. Per tale ragione siamo molto preoccupati per tutto ciò che potrà accadere nei prossimi mesi. Questa ulteriore mazzata dell’Imu i nostri piccoli e medi imprenditori non la meritavano. Adesso possiamo solo sperare che non accada l’irreparabile, cioè che non si registrino ulteriori chiusure”.

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