Bambina investita e uccisa dal treno a Sampieri(Scicli). Via al processo contro i genitori

Sono 17 i testi, in larga parte della difesa, chiamati a dare riscontro ai contenuti del processo, incardinato davanti alla Corte d’Assise di Siracusa e che riguarda la morte della piccola Claudia Larisa Memetel, travolta dalla locomotiva nel mese di marzo 2011 sulla linea ferrata Sampieri-Marina di Modica. Imputati sono i genitori della bambina, Cati Memetel, 30 anni, e Vasile Memetel, 32 anni, romeni, residenti a Modica. Rispondono di abbandono di minore aggravato ed in concorso, perché, dopo essersi recati insieme alla figlioletta di sei anni, in campagna, in prossimità della ferrovia, in luogo isolato dopo la stazione di Sampieri di Scicli, avrebbero omesso di esercitare il loro dovere giuridico di cura, assistenza e custodia sulla bambina, allontanandosi e lasciandola la bambina sola(in evidente situazione di pericolo dovuto al luogo) sui binari ferroviari all’uscita da una semicurva, dove poi Larisa fu investita all’altezza del Km. 349 + 350 dalla locomotiva passeggeri in servizio tra Ragusa e Siracusa il cui conducente, pur procedendo a velocità moderata e conforme alle prescrizioni ed azionando tempestivamente l’impianto acustico e quello frenante, non era riuscito ad evitare l’impatto. La bambina, colpita alla schiena dalla scaletta posta sul lato anteriore sinistro del treno, era finita nella scarpata prospiciente la massicciata ferroviaria, riportando lesioni (ferita lacero-contusa alla regione palpebrale inferiore occhio destro a forma ogivale; vaste lacerazioni cutanee alla regione dorsale con fuoriuscita muscolo-scheletrico-toracica; frattura del tratto dorso-lombare del rachide con massiva emorragia a seguito dello pneumotorace conseguente al trauma) che ne provocavano la morte immediata. Il ferroviere fu assolto dal Gup di Modica. L’accusa è sostenuta dal Procuratore della Repubblica di Modica, Francesco Puleio. I genitori sono difesi dall‘avvocato Francesco Riccotti. La prossima udienza è fissata al 14 marzo.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa