Piero Rustico: “Continuerò a fare il sindaco di Ispica, trovo nuovi stimoli nonostante le difficoltà”. Intervista esclusiva

Il Comune di Ispica vive i disagi economici che il 90% degli enti pubblici italiani patiscono da qualche anno a questa parte. Il sindaco Piero Rustico, al suo secondo mandato, ha pensato per questo di aderire alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale per tirare fuori dalle sabbie mobili l’ente, per restituire dignità ai dipendenti municipali e alla città. E’ evidente che lo sconforto non gli manca.
“I primi sei anni della mia amministrazione comunale – dice – sono stati sereni. La città ha potuto vivere con grande partecipazione tutti gli eventi che abbiamo potuto organizzare e soprattutto ha potuto vedere realizzate numerose migliorie sul piano delle opere pubbliche e dei servizi alla persona. Ora la situazione è difficile. Oggi siamo un esecutivo cittadino senza portafoglio”.

Non si è sentito in questo periodo demotivato, magari pensando di lasciare?
“I miei concittadini mi hanno voluto per la seconda volta e non li voglio deludere. E’ chiaro che se prima le motivazioni c’erano perché potevi dare vivacità e smalto alla città, perché potevi rifare la piazza e realizzare tante opere pubbliche attese da decenni, perché potevi organizzare eventi culturali, turistici o folkloristici, perché potevi rendere servizi sempre più efficienti alle classi più disagiate della comunità cittadina, oggi mi trovo a dovere trovare nuovi stimoli per recarmi la mattina in municipio con lo stesso entusiasmo del primo giorno ”.
E li trova questi stimoli?
“Lo stimolo è quello di sapere che, a conti fatti, ho diminuito il debito che aveva il nostro ente. Sembra paradossale, ma la realtà è questa. Ma soprattutto oggi trovo grande stimolo nella determinazione di mettere ordine negli uffici comunali per ridare produttività ad una macchina amministrativa che stenta a mettersi realmente al servizio del cittadino”.
L’opposizione l’accusa di avere creato problemi alle famiglie con l’aumento del 40% della tassa dei rifiuti solidi urbani. Ma è così?
“Nella riunione del consiglio comunale di martedì scorso, quando è stata approvata l’adesione alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, ho analizzato la situazione. Probabilmente ho sbagliato a non cominciare gli aumenti sette anni fa. Se è una colpa me ne assumo ogni responsabilità, probabilmente la gente avrebbe assorbito diversamente quello che oggi può apparire un aumento drastico. A conti fatti, però, ho dimostrato che i miei concittadini, dovendo sopportare solo ora l’aumento, hanno risparmiato un bel po’ di soldi negli anni”.
Lei non ha più la maggioranza, quindi è costretto ad amministrare con la spada di Damocle sulla testa?
“Veda fino a quando si poteva spendere e spandere tutto andava bene. Poi certi consiglieri e assessori, che continuavano a chiedere, mentre io ero costretto, perché i tempi sono mutati, a disattendere le loro esigenze per mancanza di risorse, hanno cominciato ad allontanarsi. Il Sindaco, che prima era il migliore del mondo, di colpo non va più bene! Per fortuna, però, in una realtà piccola come la nostra ci conosciamo tutti e gli ispicesi hanno dimostrato, anche in questo turno di elezioni regionali, di saper essere giudici severi e imparziali. E questo mi rende sereno e fiducioso”.

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