Usura a Pozzallo. Uno degli imputati è deceduto, l’altro è in gravi condizioni. Processo a febbraio

Non luogo a procedere per Giorgio Civello, 58 anni, per sopravvenuto decesso. Esce forzatamente fuori dal processo per usura aggravata, minacce ed estorsione aggravata uno dei due fratelli Civello finiti in carcere e successivamente rimessi in libertà, Il Tribunale di Modica, in sessione collegiale(Maggiore, Chiavegatti, Rada Scifo). Il procedimento, quindi, va avanti, però, contro il fratello, Salvatore Civello, 65 anni, difeso dagli avvocati Enrico Platania e Carmelo Scarso, già scarcerato per i suoi gravi problemi di salute, e contro il modicano Giuseppe Iemmolo, accusato in usura continuata e aggravata. . Il primo, nel settembre del 2011, fu arrestato dai carabinieri perchè trovato in possesso di una pistola e condannato a un anno e sei mesi di reclusione. Nel frattempo, era stato raggiunto da un nuovo ordine di custodia cautelare in carcere insieme al fratello di 57 anni. I giudici hanno escusso le due parti offese, Virginia Burrafato e Pietro Guarrella, gestori del pub “U salaturi”, costituite parti civili attraverso gli avvocati dell’associazione antiracket di Rosolini., che hanno confermato di avere chiesto un prestito ai Civello ma di non averlo più restituito. Nel giugno del 2011 i Civello furono arrestati per attività usuraria perchè avrebbero applicato interessi su base annua dal 200 al 1200 per cento, contando sull’intermediazione di un direttore della filiale di Pozzallo dell’istituto di credito. L’indagine era scattata a seguito di una lettera anonima del 2009 contenente tutti i nomi delle presunte parti offese. Il 27 gennaio 2010 sulla scorta di una querela che aveva permesso di individuare i due testi. Una delle parti offese registrò i suoi contatti con Civello e forni il supporto magnetico(cd) con quattro conversazioni. La prossima udienza è il 9 gennaio.

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