“Ne uccide più la gola che la spada”. La rubrica medica del dottore Federico Mavilla

Ormai sappiamo bene che il fumo, e quindi la nicotina, il catrame e le altre sostanze nocive sviluppate dalla combustione del tabacco possono procurarci il carcinoma del polmone e altri tumori, ma è bene sapere che un’alimentazione non sana può essere cancerogena. Il cibo è necessario per vivere, come a tutti gli esseri viventi, infatti ci aiuta a conservare la salute, ma la quantità, la qualità e la natura al contrario può comprometterla, in quanto il cibo può diventare un veicolo di sostanze nocive, tossiche per l’apparato cardiocircolatorio e per il sistema digerente, e quindi potenzialmente in grado di provocare tumori.
Ne uccide più la gola che la spada: questo antichissimo proverbio mi viene quasi automaticamente alla memoria quando si affronta il problema di come ci troviamo a vivere. Perché tutti siamo convinti che la minaccia maggiore alla nostra salute arrivi da ciò che respiriamo, ma questo è vero solo in minima parte. Siamo tutti in psicosi da smog e da effetto-serra , ma pochi sanno che è l’alimentazione il più grande determinante della salute. La salute dipende molto di più da ciò che mangiamo che da ciò che respiriamo. E’ bene sapere che siamo circondati da sostanze inquinanti, da sostanze nocive se le respiriamo, ma lo diventano molto di più se le ingeriamo. Consumando carne, ci mettiamo proprio in questa situazione, perché dall’atmosfera queste sostanze ricadono sul terreno, e quindi sull’erba che, mangiata dal bestiame, si accumulano nei suoi depositi adiposi, e infine arrivano sul nostro piatto quando mangiamo la carne.
Ecco, quindi, che una sostanza tossica è più pericolosa se viene ingerita piuttosto che se viene respirata. A proposito di questa ultima considerazione, ho letto una interessante notizia riportante la notevole alta percentuale di causa morte del gatto, l’animale più colpito da cancro. Il gatto, infatti, ha per sua abitudine quella di lavarsi leccandosi il pelo, che è impregnato di sostanze tossiche e cancerogene cadute sul terreno. Con il suo continuo leccarsi, il povero micio introduce queste sostanze nel suo organismo, rimanendone vittima.
Per anni la carne è stata considerata un alimento che solo i ricchi potevano permettersi a causa del suo costo elevato e cibo di prim’ordine in quanto a nutrienti. Oggi la carne ha perso un po’ della sua popolarità, vuoi perché le diete vegetariane sono venute sempre più alla ribalta, vuoi perché alcuni nutrizionisti l’hanno demonizzata ed accusata come fattore di rischio in alcune patologie cardiovascolari ed oncologiche, vuoi perché, soprattutto negli ultimi anni, è stata attaccata da diverse malattie, tra cui le più conosciute la BSE (o ‘mucca pazza’) e l’influenza aviaria.
Mangiarla 2-3 volte a settimana sicuramente aiuta l’organismo a rimanere in salute e in energia.
Tutti i tipi di carne sono accomunati da un più o meno simile apporto di nutrienti. Cambiano il sapore, la digeribilità ed il contenuto di grassi, legati essenzialmente al tipo di carne e al taglio scelto. Usualmente distinguiamo le carni in base al colore, in carni rosse, carni bianche e carni nere.
Mangiare carne rossa, bovina ed equina, fa davvero così male come sentiamo spesso ripetere dai media e dai nutrizionisti?
In verità, mangiare carne rossa tre volte al giorno aumenta le probabilità di morire prematuramente e le probabilità salgono se nella carne rossa sono compresi pancetta, salame o altri.
Al contrario le probabilità di morte scendono se nella dieta si sostituisce la carne con pesce, noci, carni bianche, cereali integrali e latticini magri. In altre parole, se si vuole vivere più a lungo sarebbe meglio non mangiare carne rossa tutti i giorni.
Nella buona alimentazione, caposaldo della prevenzione, devono entrare molti vegetali e poca carne. Non solo, i vegetali ci mettono a disposizione tutto quanto occorre alla vita, ma in essi si trovano anche le proteine, contrariamente a quanto la gente crede. Del resto, in termini evoluzionistici l’uomo discende dalla scimmia, infatti il nostro organismo, come quello delle scimmie, è programmato proprio per il consumo di frutta, verdura e legumi. Una dieta priva di carne non ci indebolirebbe certamente: pensiamo alla potenza fisica del gorilla. E pensiamo al neonato, che nei primi mesi quadruplica il suo peso nutrendosi solo di latte. Non solo una dieta di frutta e verdura ci farebbe bene, ma servirebbe proprio a tenere lontane le malattie.

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