Governo Regionale, Palermo: si dimette il secondo assessore. Lascia anche Patrizia Valenti

Patrizia Valenti, assessore alle Autonomie locali della Regione siciliana, prende posizione e sceglie di rimettere la sua nomina in discussione dopo le indiscrezioni che hanno portato alla luce il suo rinvio a giudizio per omissione di atti d’ufficio per vicende amministrative che risalgono al 2009.
“Sono stata chiamata da tecnico a svolgere un lavoro per il bene della Sicilia e preferisco non intromettermi in questioni dal sapore politico. Ringrazio l’Udc per la fiducia che mi ha accordato, ma non sono abituata a stare dentro i giochi politici. Sono un dirigente dell’amministrazione regionale e una servitrice leale dell’interesse pubblico e per questa ragione ho deciso di rimettere il mio mandato nella mani del presidente della Regione”.

“Ho appreso ieri da notizie di stampa – aggiunge – le opinioni del presidente Crocetta sulla vicenda che mi riguarda. Non più tardi di due giorni fa, carte alla mano, ho fornito ogni spiegazione circa la notizia, quella del mio rinvio a giudizio, già conosciuta dall’opinione pubblica perchè ampiamente divulgata dai mass media all’epoca dei fatti”.

“Peraltro – prosegue -, a causa di un grave lutto familiare, immediatamente dopo la nomina, non ho avuto il tempo di incontrare o sentire il presidente, fino a martedì, giorno in cui è stato pubblicato l’articolo. Nell’incontro con il presidente sono stata puntuale e dettagliata nel ripercorrere tutte le tappe che hanno portato al procedimento penale in corso nei miei confronti”.

“Già ieri mattina – conclude Valenti – avevamo iniziato con il presidente a lavorare insieme per affrontare alcune tematiche urgenti della realtà siciliana, nel corso di un incontro al ministero dell’Economia. Ribadisco la mia lealtà nei confronti del presidente e della pubblica amministrazione”.

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