Project financing al cimitero di Modica. Il Partito del Lavoro: “Prezzi non tollerabili per i cittadini”

Al clamore per la presentazione dei lavori del project financing del cimitero di Modica, è seguito il silenzio ai tanti interrogativi che i cittadini modicani continuano a porsi sul project financing per il Cimitero di Modica. Oggi il cimitero si presenta in condizioni certamente più dignitose di prima quanto a pulizia, ma ciò non può certo sopire gli interrogativi sull’opera di project financing e ancor più sul silenzio dell’amministrazione comunale alle istanze di chiarimenti provenienti dai cittadini.
“Non si vorrà forse pensare – dice il portavoce del Partito del Lavoro, Orazio Maggio – che il cittadino modicano sia talmente stolto da limitarsi a guardare la bella confezione del prodotto, il decoro e la pulizia che non può non essere di tali luoghi, e a non approfondire la sostanza del prodotto “project financing”. La Neonata Servizi Cimiteriali Modica, il 19 ottobre scorso ha predisposto un modulo di preassegnazione loculi con il quale si impegna alla consegna di 3056 loculi entro il 15 ottobre 2015. Per ottenere tali opere, il cittadino modicano deve “solo”, versare per un loculo, ad esempio di fila 3 la modesta somma di 2.135,45 euro(comprensivi di 200 euro di non meglio specificati oneri amministrativi) di cui un acconto di circa il 60 per cento entro cinque giorni dalla sottoscrizione del modulo di preassegnazione.
“Viene da chiedersi – aggiunge Maggio – come tali costi possano rapportarsi, ad esempio, con il vicino Comune di Vittoria dove con delibera del 3 febbraio scorso vengono fissate le tariffe per la concessione dei loculi per l’anno 2012 e viene previsto quale somma massima per la concessione di loculi l’importo di 1.319,16 euro.
Come mai nel vicino comune di Scicli con delibera del 17/05/2012 vengono fissati i costi di concessione individuando due fasce di “mercato” dei loculi, il 1° e 4° per € 1.499,35 ed il 2° e 3° per 1.665,95 euro?.
Ma gli interrogativi non finiscono qui, sarebbe infatti immaginabile in condizioni di libero mercato la pretesa di una caparra del 60% del prezzo finale a fronte di una prevista consegna lavori nell’ottobre 2015?
Appare invece evidente che in siffatta maniera e sotto la minaccia della decadenza dal diritto, la società aggiudicatrice ha trovato un sicuro e immediato sistema di raccolta capitali eliminando la residua logica del project financing dal momento che la società contribuirà alla realizzazione dell’opera non con capitali propri ma con quelli dai cittadini modicani.
Di fatto, quindi, l’aggiudicataria del progetto attuerà quel fondo di rotazione che unitamente a Sel ed Idv abbiamo sempre proposto e che la lungimirante amministrazione modicana ha ritenuto insostenibile.
Peccato, però, che in caso di applicazione da parte dell’amministrazione il fondo di rotazione avrebbe portato dei risparmi per i cittadini mentre in siffatta maniera porterà solo ulteriori profitti al privato.
Va infine segnalato che tutto ciò avviene nel più assordante silenzio e nell’assenza di quel fantomatico strumento di controllo e di garanzia che il sindaco e la sua amministrazione aveva promesso alla propria cittadinanza che invece deve prendere atto ancora una volta di essere abbandonata e sacrificata sull’altare della sacra incoerenza del Pd modicano”.

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