Commercianti: “Il centro storico di Modica abbandonato”

“Ci sono tanti commercianti del centro storico che, da qui a pochi mesi, saranno costretti a chiudere”. È un grido di dolore, un vero e proprio “canto del cigno”, quello che “intona” Carmelo Giannone, in rappresentanza del “Movimento Autonomo Commercianti”. “Niente è stato fatto in questi cinque anni da questa amministrazione. Il sindaco Antonello Buscema non ha partecipato al rilancio del centro storico, assumendosi la gravissima responsabilità di farlo morire”. Carmelo Giannone, non è tenero con tutta la classe politica cittadina, comprendendo anche il parlamentare nazionale del Pdl, Nino Minardo. “Inoltre dovremmo avere un deputato nazionale che a stento conosciamo e che – commenta Giannone -, in cinque anni di legislatura, non abbiamo visto né agli incontri né abbiamo ascoltato sue proposte concrete per la città”. Per il “MaC” la situazione è pesantissima, soprattutto sul piano finanziario. “Abbiamo una gravissima situazione debitoria. Alle banche non sappiamo cosa raccontare, ci stanno addosso – dichiara -, senza capire che dietro ciascun commerciante, ci sono le proprie famiglie e quelle dei dipendenti. Solo la Chiesa, in questo ultimo periodo, ci è stata accanto, facendosi carico (in taluni casi) addirittura di cartelle esattoriali, per noi troppo esose”. Il centro storico ha, da tempo, il disinteresse dell’amministrazione. “Il sindaco e la sua Giunta si sono impegnati in iniziative come “Modica Miete Culture”, che non hanno lasciato niente di positivo per noi commercianti. Chocobarocco, ad esempio – commenta Giannone – non si capisce in quale data si svolgerà. C’è una programmazione pressocchè nulla che ci mortifica e non ci aiuta, perché non permette al turista di organizzarsi per venire in città a vivere il centro. Proprio il centro storico, oramai così disordinato, dobbiamo amaramente affermare che “viva” soltanto il sabato e la domenica sera”. Tante sono le proposte che, negli anni, il “Movimento” ha indirizzato alla Giunta Buscema. “Che fine ha fatto il piano riguardante l’isola pedonale del centro storico – si chiede Giannone -? Ed il parcheggio di Viale Medaglie d’Oro, del quale il sindaco si è sempre “riempito” la bocca? Ancora, perché si è voluta perdere l’occasione della festa di San Pietro che per noi voleva dire lavoro in più? Per non parlare – commenta – del mancato abbellimento del Corso Umberto, dove non è stata sistemata nemmeno una pianta come ornamento”. La richiesta conclusiva sta tutta nella concertazione che, a detta dei commercianti, è mancata in questi anni. “Nessun feeling con chi ci governa c’è stato in questi anni, speriamo che, almeno – conclude Carmelo Giannone -, in questo ultimo scorcio di legislatura, si possano mettere delle pezze per darci “ossigeno”. Ad esempio, sulla questione del “caro affitti”, chiediamo che l’amministrazione si faccia portavoce con i proprietari dei locali, di rimodulare i contratti ed adeguarli alla grave condizione economica che ci attanaglia. Altrimenti sarà inutile che la classe politica si domandi perché ci sia tutta questa disaffezione alla politica e questo astensionismo”.

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