Rubano a Pozzallo gli sportelli di una Marcedes, ma finiscono in mano ai carabinieri. Arrestati

Sono stati condannati alla pena di 8 mesi di reclusione ed al pagamento di una multa di 200 euro i due cittadini maghrebini arrestati nella mattinata di ieri dai Carabinieri della Compagnia di Modica con l’accusa di furto aggravato. Nella tarda serata del  2 dicembre scorso. Mohamed Khalladi , 40 anni) e  Mohamed Ennser,  32 anni, entrambi originari del Marocco e residenti a Rosolini , erano stati sottoposti a perquisizione veicolare in occasione di un posto di controllo eseguito dai Carabinieri della Stazione di Ispica in Contrada Rio Favara, lungo la strada litoranea. I due stranieri sono stati trovati in possesso di 2 sportelli per auto, integri, abilmente occultati all’interno del cofano della loro Mercedes. Il ritrovamento ha insospettito i Carabinieri che, partendo dal codice impresso sui cristalli, sono subito risaliti all’autovettura da cui erano stati asportati. I militari hanno, quindi, contattato il proprietario dell’auto su cui era stato compiuto il furto scoprendo che si trattava di un cittadino pozzallese e che l’autovettura era un Mercedes di vecchia data, custodita all’interno di un suo appezzamento di terra a Pozzallo. Messi alle strette dai Carabinieri, non potendo negare l’evidenza, i due stranieri non hanno potuto far altro che rendere una piena ed incondizionata confessione riferendo, quindi, che le portiere rubate dovevano essere utilizzate come pezzo di ricambio per la loro auto. Sono stati, quindi, dichiarati in stato di arresto con l’accusa di furto aggravato e sono stati accompagnati in carcere a Modica Alta. La vittima del furto, dopo aver accertato de visu l’ammanco, si è poi recata in caserma ad Ispica ove i militari gli hanno restituito la refurtiva.
Nella mattinata odierna il Tribunale di Modica, dopo aver ha convalidato gli arresti, li ha condannati a 8 mesi reclusione ed al pagamento di 200 € di multa.
Gli arrestati, a cui carico non figurava alcun pregiudizio penale, hanno beneficiato della sospensione della pena e sono tornati da subito in libertà.

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