IL VESCOVO DI RAGUSA ICNONTRA LA SCUOLA DI GIARRATANA LA VERITA’ UNO DEI QUATTRO PILASTRI SU CUI SI BASA LA PACE

Si è svolta ieri, presso la palestra della scuola primaria dell’I. C. Capuana di Giarratana, l’incontro del vescovo, Mons. Paolo Urso con i ragazzi, le famiglie, gli insegnanti, sul tema Educazione e verità. L’incontro era inserito all’interno del progetto “Circolo di qualità”. A dare l’avvio ai lavori, il saluto introduttivo da parte del Dirigente scolastico Prof C. Linguanti, il quale ha ringraziato il vescovo della sua presenza e ha sottolineato l’importanza dell’educazione: “Noi siamo modelli educativi per i bambini e i ragazzi. Ma non si può fare l’educatore se prima non lo si è. L’essere educatore precede il fare l’educatore”. Quindi la parola è stata ceduta a Mons. P. Urso. Egli prima di parlare di educazione e verità, argomento della conferenza, si è soffermato sulla pace, la quale riguarda tutti, in ogni luogo e situazione. “Se i ragazzi non vengono educati alla pace, non diventeranno uomini e donne. Del resto, il primo principe e messaggero della pace è stato Cristo. Gesù educa alla pace e mai alla guerra. Gesù ha preferito subire, ha insegnato la pace con le parole e coi fatti”. Viene da chiedersi come si costruisce la pace, tanto ricercata ancora oggi in tanti contesti. Il vescovo spiega a piccoli e grandi che “essa si basa su quattro pilastri: giustizia, libertà, amore e verità. Se uno di essi crolla, non c’è pace”. E per spiegare il valore della pace, S. E. scende all’altezza dei bambini e racconta una favola di Esopo, perché il contraltare della pace è la menzogna. Egli dice: “La menzogna può diventare compagna della persona, la vita stessa può diventare menzognera. Questo è un grave pericolo, perché tutti dobbiamo chiederci se la nostra vita è vera o menzognera”. Per costruire la pace bisogna seguire un piccolo vademecum: “Fare un percorso di verità di parola e di vita; non utilizzare strumenti che adoperano la menzogna; cancellare dal vocabolario la parola nemico; educare al senso della famiglia universale”. Anche il Sindaco e l’Assessore alla P. I della città hanno dato il loro saluto ai convenuti e così Don Gino, il parroco da cui è partita l’idea di tale incontro. Anche Don Gino ha espresso un breve pensiero: “Bisogna fare verità sull’educazione da parte della chiesa, dei genitori, degli insegnanti. Tra la scuola e la chiesa deve esserci sintonia circa l’educazione dei ragazzi”. Dopo aver ascoltato la voce dei ragazzi della I A che, sotto la guida della Prof.ssa Baglieri, hanno preparato una poesia di augurio al vescovo e un breve dibattito, l’incontro si è concluso.

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