Tentata estorsione a un anziano modicano. Il Riesame non modifica provvedimento per l’autore

Il Tribunale del Riesame di Catania ha rigettato la richiesta dell’avvocato Giovanni Favaccio, tendente a modificare il provvedimento restrittivo a carico del diciannovenne modicano Vincenzo Leone, in atto agli arresti domiciliari. Il giovane fu arrestato un paio di settimane fa dai carabinieri per estorsione nei confronti di un anziano possidente di Modica, in flagranza, mentre un altro giovane, S.A., fu fermato per la stessa vicenda per la quale il Gip del Tribunale di Modica dispose la misura cautelare dell’obbligo di firma presso la Compagnia dei Carabinieri. Quest’ultimo fu bloccato dai militari dopo essersi portato all’interno dei bagni ubicati nell’ex Ufficio Postale di Corso Umberto per prelevare la busta con duemila euro chiesti da Leone alla vittima qualche ora prima con una lettera anonima minatoria lasciata nella buca della lettera del palazzo in cui risiede in Via Resistenza Partigiana. La porta dei servizi igienici indicata nella missiva non si aprì(all’interno era appostato un carabiniere)e il giovane fuggì ma fu bloccato da altri militari. Si giustificò dicendo di avere ricevuto cento euro da un amico per prelevare la busta, indicando il giovane seduto al bar vicino che poi era Leone.

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