ISPICA: IL LIBRO DEL MAGISTRATO SANTANGELO “RAGION DI STATO E TEORIE DI GOVERNO” PRESENTATO AL LICEO CLASSICO

“Ragion di stato e teorie di governo” è il titolo del volume del magistrato di Cassazione Ignazio Santangelo,(nella foto) che è stato al centro di un’ interessante serata svoltasi presso l’Auditorium del Liceo Classico di Ispica per iniziativa dell’associazione Siciliantica, guidata dal prof. Sesto Bellisario, che ha anche introdotto l’incontro. A presentare il libro, dopo i saluti del sindaco Piero Rustico, del presidente della “Società di Storia Patria” di Ispica Sergio Abate, e del Presidente della Fidapa ispicese Franca Distefano, sono stati Saverio Scerra della Soprintendeza ai beni culturali di Ragusa, Domenico Pisana, scrittore e presidente del Caffè Letterario Quasimodo di Modica, e lo scrittore Giovanni Giuga.
I tre interventi hanno toccato le varie problematiche storico-politiche presenti nel testo. Il prof. Scerra ha fatto una disamina sul concetto di ragion di stato nel mondo greco così come sviluppato da Santangelo, mentre Giovanni Giuga ha colto alcuni elementi di carattere filologico, portando l’attenzione del pubblico sull’idea madre del libro e offrendo alcuni spunti su alcune teorie di governo che hanno caratterizzato il passaggio dal medioevo alla modernità. Quello di Santangelo – ha affermato Domenico Pisana – “è un libro che ci fa proiettare sulla attualità e contemporaneità , e che offre una panoramica storico-politica, etico- filosofica in grado di delineare, grazie ad una ermeneutica puntuale e circostanziata su temi come il potere, l’autorità, la sovranità, l’assolutismo e la democrazia, profonde problematiche e teorie di governo che prendono le mosse dalla fine del periodo medievale fino al sorgere dei grandi Stati nazionali. In particolare – ha precisato Pisana nella sua relazione – il libro di Santangelo fa rilevare come tra fine Cinquecento e Seicento in Italia, sulla scia delle posizioni di Machiavelli, si affermi la dottrina della “ragion di Stato”. Esiste una ragione degli Stati, cioè un principio che legittima la pura e semplice difesa e preservazione dello Stato, anche in contrapposizione ai principi morali e religiosi vigenti. La politica ha le sue leggi, spesso contrastanti con quelle della morale. La politica è un mondo dominato dalla forza e bisogna fare i conti con essa se si vuole conservare e far progredire lo Stato”.
Dunque, due sono le questioni affrontate nel libro di Santangelo: la questione della conservazione dello Stato e il rapporto tra sovranità e diritto di natura, mentre sulla questione della ragion di stato , come ha rilevato Pisana al termine del suo intervento richiamando la presunta trattativa Stato –mafia di cui si parla oggi, potrebbe “essere possibile ritenere e legittimare una ragion di Stato costituzionale, una nuova ragion di Stato democratica e repubblicana, cui uno stato possa ricorrere senza tuttavia infrangere alcuni principi di libertà e uguaglianza di fronte alla legge”.
L’incontro è stato coordinato dalla giornalista del “giornale di Sicilia” Giuseppina Franzò e animato da note musicali e dalle letture di Barbara Rubino.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa