LE DIMISSIONI DI MONTI

Se, alla Regione Sicilia, Crocetta si rivolge all’opposizione, almeno sembra, per poter governare, il Premier Mario Monti rassegna le sue dimissioni, dopo la legge di stabilità. Una parte dell’elettorato tira un sospiro di sollievo, avendo identificato la figura di Monti con le tasse ,che gli italiani sborsano mensilmente, e in quel clima di austerità imposto, senza pensare, però, che la crisi non l’ha provocata il premier, ma la crisi mondiale, l’evasione fiscale, e una classe politica irresponsabile l’ha determinata. Quest’ultima aveva nascosto agli italiani la vera situazione economica, in cui si versava, con un bieco ottimismo deleterio:ci riferiamo al governo Berlusconi.
E’ proprio il sostegno ritirato dal Pdl al governo tecnico la causa delle dimissioni di Monti, che porta a una non realizzazione di leggi, della Riforma elettorale,ad esempio, che, come previsto, non passerà, e si andrà a votare con il tanto amato Porcellum, così Berlusconi, presentandosi, ritornerà in politica. L’opportunismo di Berlusconi , sia nell’aver evitato di governare in senso impopolare, affidando il governo a tecnici, che hanno dovuto mettere in atto tasse, e leggi impopolari, è evidente agli occhi di tutti. Forse le dimissioni di Monti significano un’entrata del premier in politica, e, se questo succede, anche ,da parte sua ,si delinea un opportunismo strategico, che non piace agli italiani. Se Monti si presenta sarà con i centristi, Casini, Montezemolo,e altri. Forse l’opportunismo è tipicamente politico, anche se c’è chi dissente da questo modo di fare politica.
E’ vero che l’Italia ha riacquistato credibilità in Europa , e nel mondo, grazie a Monti, ma è vero che i bisogni sono prioritari per la gente, che vorrebbe vivere meglio in Italia, con tasse più eque, e uno sguardo più attento a tutti i ceti sociali, soprattutto agli svantaggiati, e meno alla finanza ,e alle banche.