FORMAZIONE E POLITICA

Il settore Formazione professionale sotto i riflettori di Report su Rai3. Che la formazione abbia avuto, non tutta ovviamente dei contatti diretti con la politica e i politici è un fatto sotto gli occhi di tutti. Ma non è questo il punto, quanto la qualità della formazione, che spesse volte serve più a coloro che organizzano, più che a coloro che devono essere formati. Il settore va riformato, e deve cambiare rotta, in quanto, nella maggior parte dei casi, forma poco, e con risultati più che modesti. Non ci scandalizziamo se la Formazione sia legata alla politica, come, fra l’altro ,tutti i settori, quanto quello che produce, in termini di qualità e di vera formazione degli utenti.
E’ grave,però, che molti enti siano legati a politici, a forme clientelari di assunzione, ed è bene che Crocetta indaghi su queste forme di favori, di sovvenzioni ad Enti direttamente collegati a politici, a persone che ne hanno approfittato per anni. Purtroppo, la Sicilia è soggetta a queste forme di clientelismo, che ha proliferato alla Regione, ma non è scandaloso il collegamento della formazione alla politica: sono gli interessi di alcuni politici il problema.  Il proliferare di Enti inutili, solo sulla carta, è scandaloso, non il settore, o chi ci lavora, che da circa otto mesi non percepisce un euro. Quindi sarebbe auspicabile una riforma del settore, una maggiore trasparenza nelle assunzioni, attraverso curricula, e non favori personali.
Una qualificazione del settore passa attraverso un monitoraggio degli Enti utili, ed inutili: i secondi devono sparire, non quelli indispensabili a chi li frequenta, che migliora la qualità del lavoro professionale. Però, chi dovrebbe monitorare? Chi dovrebbe scartare il buono dal cattivo? E’ questo il problema, e non se la formazione abbia rapporti con la politica, in quanto tutto è politica, intesa in senso ampio, vero del termine. Codici etici, deontologici devono colpire chi approfitta, o ha approfittato del sistema formazione.
Quindi , senza fare di tutta l’erba un fascio, bisogna distinguere gli interessi personali di alcuni politici su Enti ben definiti, dagli Enti, che offrono un servizio alla società, ai giovani, che non hanno trovato nella scuola una formazione, o una motivazione.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa