Ragusa: La Città Solidale a fianco di Confcooperative. Due realtà per un unico impegno a favore della cooperazione sana

“Salutiamo con grande soddisfazione e spirito di amicizia l’elezione di Gianni Gulino alla guida di Confcooperative Ragusa”. Questo è il primo pensiero che Aurelio Guccione, presidente del Consorzio “La Città Solidale” offre alla luce di quanto emerso durante l’Assemblea di Confcooperative Ragusa. “Finalmente – spiega Guccione – anche Ragusa si è dotata dei propri organismi regolarmente eletti, sebbene dopo tre anni di ottimo commissariamento”. Ma, al di là di tutto, resta la consapevolezza del lavoro da fare. Un impegno che il Consorzio intende portare avanti con determinazione.
“Siamo presenti nel Consiglio di Confcooperative – prosegue Guccione – sia come Consorzio, che con i nostri rappresentanti delle cooperative. A parte il sottoscritto, infatti, portiamo in Consiglio Maria Palazzolo (Demetra), Giovanni Brafa (Esistere), Francesco Cannizzo (Jumangi), Pietro Pitino (L’Arca), Emiliana Di Martino (Educere), Marilena Meli (Nuovi Orizzonti). Un dato che sottolinea la responsabilità che ci viene attribuita. La cooperazione, infatti, è chiamata qui ed ora a fare un salto di qualità decisivo. Le nostre cooperative lavorano bene, ma è ovvio che tutti dobbiamo liberarci dagli stereotipi che, troppo spesso, ci vedono legati ad una certa politica. Oggi vediamo Comuni che non sono più in grado di pagare il dovuto alle cooperative che svolgono importanti funzioni per la collettività. Ciò vuol dire che dobbiamo riuscire a dire la nostra con voce forte al momento delle programmazioni sociali ed economiche delle istituzioni. Ragusa, in questo senso, si è già fatta scappare i tre Piani strategici che ci sarebbero tornati utili per attingere ai fondi comunitari. Non possiamo più aspettare la politica, dobbiamo essere noi i protagonisti del nostro cambiamento. Il nostro Consorzio è pronto a sostenere Confcooperative nell’obiettivo di entrare a pieno titolo nei tavoli di programmazione degli enti pubblici. Non intendiamo più essere degli assistiti, ma dei protagonisti, perché siamo in grado di esserlo”.
Un cambiamento che, per essere attuato, presuppone una strategia nuova per le cooperative..
“Le cooperative – conclude Guccione – devono pensare ed agire in un’ottica imprenditoriale. Continueremo a produrre lavoro e non utili, come è proprio della cooperazione, ma lo dobbiamo fare con strategie imprenditoriali. In tal senso auspico che Confcooperative sappia essere vigile di un cambio di rotta interno alle proprie associate, affinché si possa parlare di collaborazione e di concorrenza leale. Sono certo che con la saggia guida di Gianni Gulino, Confcooperative sarà sempre la casa di tutti i cooperatori seri ed onesti”.

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