Ragusa. Proposta di Distefano in Consiglio comunale: “Concediamo in comodato d’uso immobili di via Velardo”

“Concedere in comodato d’uso i ruderi di via Velardo, e non solo, ai cittadini di Ragusa inseriti in graduatoria tra chi fa richiesta di alloggi popolari comunali. Per l’ente di palazzo dell’Aquila sarebbe un’operazione a costo zero che punterebbe a riqualificare questa come altre zone sempre più abbandonate del quartiere barocco”. E’ la proposta lanciata ieri sera in Consiglio comunale da Emanuele Distefano a proposito della dismissione degli immobili di proprietà dell’ente di palazzo dell’Aquila, prendendo spunto dall’abitazione che reca sul proprio prospetto il civico 107. “Sappiamo benissimo, e non dobbiamo nasconderci dietro un dito – ha aggiunto Distefano – che si tratta di abitazioni in pessimo stato che non sono affatto appetibili per il mercato. Tra l’altro, situati in una zona che, al momento, risulta essere in pieno degrado. Quindi, appare molto difficile, se non impossibile, che il Comune possa trovare un privato disposto ad acquisire questo come altri immobili simili. Ecco perché ho suggerito di guardare oltre. Di predisporre, attraverso la redazione di un apposito regolamento, la cessione in comodato d’uso degli immobili e di metterli a disposizione in modo gratuito, per un periodo da stabilire, non superiore comunque ai cento anni, di nuclei familiari che ravvisano specifiche esigenze di bisogno. Dovrebbe essere poi il privato, di cui devono essere comprovati determinati requisiti, a farsi carico delle procedure di recupero e riqualificazione. Spese che sarebbero di molto inferiori all’acquisto ex novo di un’abitazione”. Distefano precisa che si tratta di “una proposta, ovviamente, perfettibile che però può rappresentare la base d’appoggio di un discorso che occorre al più presto definire con riferimento alla dismissione degli immobili e che, a mio modo di vedere, non può più andare avanti così come era stato stabilito in un primo momento. Ritengo opportuno che le forze politiche valutino questa come altre proposte per uscire da una fase di stallo che, altrimenti, non potrà essere risolta in tempi brevi. Rischiando di inficiare tutte le riunioni che, prima in commissione, poi in Consiglio comunale, erano state fatte per riempire di contenuti questa particolare procedura. Ho chiesto al segretario generale di valutare la percorribilità tecnica della suddetta ipotesi. Sono convinto che si tratti di una proposta su cui è possibile lavorare in modo approfondito”.

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