Il Consiglio comunale di Scicli approva il piano di riequilibrio finanziario. Le opposizioni si astengono e mantengono il numero legale.

Il Consiglio Comunale di Scicli ha approvato ieri sera l’adesione alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, con i voti della maggioranza e l’astensione del Pd e di Scicli Bene Comune, che hanno consentito di mantenere il numero legale. La procedura del predissesto è stata attivata in seguito alle modifiche, apportate in sede di conversione del decreto legge Salva Enti, che ha finalmente consentito al consiglio comunale di accedere alla procedura, nonostante sia in atto una interlocuzione tra il Comune e la Corte dei Conti.
La giunta Susino e la maggioranza consiliare hanno scelto di non aumentare le tasse, e di non attingere al Fondo di riserva creato dal Governo Monti, che prevede 300 euro per abitante per i comuni che aderiscono al Piano.
Grazie al predissesto il Comune potrà spalmare su un piano pluriennale la ristrutturazione finanziaria dell’ente in un arco temporale di dieci anni, su binari prefissati dalla magistratura contabile.
L’amministrazione, grazie alle modifiche apportate il 7 dicembre in fase di conversione in legge del decreto Salva Enti del governo Monti, ha aderito al riordino finanziario della pubblica amministrazione che impone agli enti pubblici territoriali il recupero dei crediti non ancora esatti, ovvero i cosiddetti residui attivi.
Si tratta di un vero e proprio controllo di gestione che permetterà alla giunta Susino di improntare le politiche di spesa all’estremo rigore interno e alla promozione dello sviluppo nel territorio.
Val la pena di ribadire che tale procedura non era attingibile a mente del decreto legge salva enti nella sua prima formulazione, che impediva l’adesione ai comuni che fossero sotto procedura di interlocuzione con la Corte dei Conti. Solo le modifiche fatte in fase di conversione del decreto, il 7 dicembre, hanno eliminato questo ostacolo giuridico.
“Ritengo che i consiglieri della minoranza, con l’astensione, garantendo il numero legale, abbiamo dato dimostrazione di serietà e senso di responsabilità –ha detto Enzo Giannone, del Partito Democratico-. L’astensione è un’espressione di voto che rispetta il ruolo che deve svolgere e svolge un’opposizione costruttiva e propositiva, senza inciuci e accordicchi.
Ora è compito del sindaco dare seguito concreto allo spirito di condivisione, coinvolgimento e apertura a tutte le forze politiche e sociali attraverso cui devono essere costruiti i contenuti e le scelte del piano di riequilibrio finanziario pluriennale che porti al risanamento del bilancio del comune di Scicli.
Il sottoscritto, in quanto consigliere comunale eletto dai cittadini darà il proprio contributo. Sono certo che il Partito democratico nella sua interezza, come ha fatto finora, farà lo stesso. Tocca al sindaco aprire una nuova stagione amministrativa e politica, per il bene e il futuro della comunità sciclitana”.

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