Non ricevono stipendi da sette mesi. Modica, i lavoratori della SpM sul piede di guerra

“La situazione retributiva nella “Servizi Per Modica” è gravissima. Per quel che ci riguarda, il contesto, poi, dell’unità operativa depurazione è da non sottovalutare. Una vera e propria polveriera sociale, pronta a scoppiare da un momento all’altro”. Sono queste le parole in calce ad una missiva inviata al Prefetto di Ragusa, dal segretario della Uilcem Giuseppe Scarpata. “Per le diverse spettanze arretrate non corrisposte, la Uilcem, comunicando di volere intraprendere adeguate iniziative di mobilitazione sindacale, dichiara lo stato di agitazione dei lavoratori del reparto depuratore del Comune di Modica, con blocco immediato del lavoro supplementare e straordinario per le occorrenze feriali, festive e notturne”. Il sindacalista è ancor più duro: “Se non troviamo margini per un accordo, andremo allo sciopero, consapevoli dei disservizi che creeremo alle cittadinanze di Modica e Scicli. Decliniamo pertanto da ogni responsabilità per eventuali danni ambientali – dichiara Scarpata – causati dal mancato trattamento dei reflui non depurati”. L’amministrazione comunale di Modica aveva comunicato che bisognava attendere il gettito dell’IMU per poter anticipare qualche competenza ai lavoratori del diretti ed indiretti del Comune, e a quelli dell’indotto e della partecipata SPM. “Credo, invece – commenta Scarpata -, che vadano fatte delle valutazioni più obiettive quando sì è di fronte a lavoratori che non percepiscono lo stipendio da mesi. È inaccettabile il pagamento di una sola mensilità a fronte di sette stipendi pregressi. I lavoratori della SPM non sono nelle condizioni di poter continuare a sopportare e gestire l’incredibile criticità in cui si sono venuti a trovare, per inadempienze assurde, illogiche, da parte dell’amministrazione comunale”. A Modica, quindi, scoppia un’altra “grana” per l’amministrazione Buscema e la sua Giunta, già fatta oggetto di proteste sindacali per le spettanze dei dipendenti diretti dell’Ente. “Chi oggi si assume la responsabilità di non pagare gli stipendi arretrati si addosserà domani anche il conseguente rischio ambientale – conclude -, strascico inevitabile dello stop ai lavori di trattamento acque reflue che andremmo a gestire nei prossimi giorni, con lo sciopero degli addetti depurazione. Attendiamo eventuali indicazioni dalla commissione di garanzia e sciopero e dal Prefetto di Ragusa”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa