Londra. Arrestato latitante omicida. Era tra coloro che uccisero nel 2008 Daniel Carlan a Comiso

Nella giornata di ieri è stato tratto in arresto da Scotland Yard in esecuzione del mandato d’arresto europeo Dimitrie Rosu, rumeno di 32 anni, , responsabile dell’omicidio di un connazionale avvenuto a Comiso nel dicembre 2008. Nello specifico, il 24 novembre 2008, in concorso con altri due suoi connazionali aveva aggredito Daniel Carlan, colpendolo ripetutamente alla testa ed in altre parti del corpo con bastoni di legno e di metallo, procurandogli “emorragia sub aracnoidea con frattura pluriframmentaria del parietale e dell’occipitale sx e dx”, cagionandone la morte sopravvenuta il 9 dicembre 2008. Le immediate indagini dei Carabinieri di Comiso avevano permesso di trarre in arresto uno di loro identificato in Gabriel Dogariu, mentre i due complici si erano dati inizialmente alla fuga. L’attività investigativa era proseguita con la ricostruzione dei fatti e l’escussione dei testimoni, riuscendo ad identificare e far trarre in arresto nel novembre 2009 Sebastian Colpos, rumeno di 37 anni, il quale era stato intercettato ad Orune dai Carabinieri della Compagnia di Bitti a bordo di un’autovettura Ford “Fiesta” unitamente ad altri suoi tre connazionali.
Le indagini si sono infine concentrate sulla ricerca dell’ultimo latitante, che i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Vittoria e dai Carabinieri della Stazione di Comiso in costante contatto con Scotland Yard per il tramite di Interpol hanno segnalato essersi rifugiato nel Regno Unito presso la propria madre, la quale intratteneva una relazione sentimentale con un cittadino britannico. Dopo diversi mesi di ricerche e di costante scambio informativo tra i reparti investigativi dipendenti da questa Compagnia con la Polizia londinese, finalmente nella giornata di ieri il cerchio si è chiuso definitivamente anche attorno al Rosu, il quale, veniva tratto in arresto e condotto presso le carceri londinesi in attesa del provvedimento di estradizione in Italia.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa