A Modica sembra che in pochi siano realmente interessati all’approvazione del tanto agognato “Piano di riequilibrio pluriennale”. Dopo la seconda seduta del consiglio comunale andata a “vuoto”, questa volta per la mancanza del numero legale, le polemiche non si fanno attendere, anche se una cosa appare chiara: la maggioranza era presente in aula con soltanto sei consiglieri su trenta (l’opposizione ne poteva contare due in più, cioè otto). Quasi dieci minuti dopo l’ora di convocazione del consiglio (le nove del mattino), si procede all’appello ed a mancare sono ben sedici rappresentanti in seno alla civica assise. La situazione è incandescente e sia il sindaco Buscema che il presidente del consiglio Scarso, tengono a sottolinearla. “La prima seduta si è impantanata su una banalissima surroga, trasformata in un giochetto politico da cui mi sento – dichiara Buscema – di dover pubblicamente e categoricamente prendere le distanze; in quella occasione si è registrato un gesto inopportuno anche da parte del mio partito, il Pd, e del consigliere Carmelo Falco, che poteva evitare di dimettersi. Oggi addirittura si è registrata la mancanza del numero legale, solo perché si è voluto strumentalizzare il semplice ritardo di qualche consigliere e dello stesso presidente, pretendendo che si facesse l’appello alle nove in punto”. Il primo cittadino, poi, è ancor più netto quando parla del consigliere di Territorio “Nigro” che, a suo giudizio, ha avuto “un atteggiamento poco responsabile” nell’aver chiesto al Segretario generale di effettuare l’appello dei presenti. Paolo Nigro dichiara di “rimanere esterrefatto dall’attacco impulsivo e poco lucido del sindaco Buscema, scegliendo di non raccogliere la polemica, per replicare in consiglio”. La “scure” del primo cittadino, poi, si abbatte sull’intero consiglio quando afferma: “Ci sono consiglieri, anche della maggioranza e del mio partito, che non hanno capito il cruciale momento che la nostra città sta attraversando o, forse, hanno paura a confrontarsi su un atto di tale importanza”. Differente è la posizione del rappresentante di Sel, Vito D’Antona. “C’è in atto una situazione gravissima, rispetto all’unica opportunità che abbiamo per evitare il dissesto. La responsabilità, è giusto dirlo – commenta D’Antona –, è della maggioranza, Pd ed Mpa. Sono i due partiti, da sempre sostenitori del sindaco, che dovrebbero garantire i numeri, manifestando un’importante tensione amministrativa. Invece – conclude – ieri mattina erano presenti soltanto in sei su quattordici. Questo rappresenta l’attenzione che la maggioranza riserva a questo atto di vitale importanza”.
Piano di riequilibrio pluriennale. Il consiglio comunale non lo approva ancora. C’è polemica
- Dicembre 18, 2012
- 9:45 am
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