L’ex primario di Chirurgia dell’Ospedale Civile di Ragusa, Ignazio Massimo Civello, 64 anni, è stato rinviato a giudicio dal Gup del Tribunale, Giovanni Giampiccolo, nell’ambito dell’inchiesta “Alpi Iblee”. Secondo l’accusa sarebbero state chieste somme non dovute ai malati bisognosi di interventi chirurgici per saltare le liste d’attesa ed essere operati in regime di attività libero-professionale intramoenia. Complessivamente sono state quattro le persone rinviate al giudizio del Collegio Penale, altrettanti i proscioglimenti. In quest’ultimo caso sono stati prosciolti Giuseppe Lombardo, 44 anni, infermiere, con il non luogo a procedere come per l’infermiera Maria Modica, accusati solo del reato associativo, per il medico-chirurgo Michele Scrofani, 58 anni, accusato del reato associativo, di falsità ideologica e lesioni colpose, e per il dirigente medico Rosario Paternò, 59 anni, che rispondeva oltre che di reato associativo anche di falsità ideologica. Del reato associativo è stato assolto anche Civello e Vincenzo Antonacci. Sono stati, pertanto, rinviati a giudizio, oltre al Professore Civello sono stati rinviati a giudizio due medici. Col giudizio abbreviato Vincenzo Antonacci, 60 anni, e Rosario Arestia, 50 anni
Ragusa. Rinviato a giudizio l’ex primario Civello. Stessa decisione per altri due medici e un imprenditore di Catania
- Dicembre 18, 2012
- 9:19 am
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