Modica, Piano di riequilibrio finanziario. Iabichella (Confsal-Funzione Pubblica):”L’Amministrazione Buscema improduttiva fino alla fine dei suoi giorni.”

Mancano 10 giorni (di cui solo 7 feriali) alla scadenza di presentazione del Piano di riequilibrio finanziario e questi è ancora una “bozza”. Seppure l’opposizione consiliare ha inteso coadiuvare costruttivamente i lavori di approvazione, mettendo da parte i colori partitici e cedendo il posto agli interessi della città, il Sindaco, la sua Giunta e la maggioranza (sempre che così si possa ancora definire) stanno palesando il loro dilettantismo amministrativo e politico, visto che ad oggi non e’ stata presentata nessuna proposta di delibera di giunta, indispensabile prima di procedere all’iter nelle commissioni e mettere in condizione i revisori di esprimere il loro parere, il tutto prima di consegnare il Piano alla Corte dei Conti.

“Si conoscono solo i sacrifici che i modicani dovrebbero patire – dice Giorgio Iabichella di Confsal – per i prossimi 10 anni, sempre che la Corte dei Conti approverà il piano, ed ipotizzando che si riesca ad approvarlo entro i prossimi 10 giorni.

Licenziamenti tra i dipendenti comunali e tra quelli delle “collegate”, tagli nei servizi sociali ed aumento dei costi a carico dei cittadini. Credo che un piano di riequilibrio come questo avrebbe potuto farlo anche mia figlia (che ha 8 anni).

Inoltre dobbiamo pure sorbirci le contraddittorie posizioni di qualche sindacato, forse amico dell’Amministrazione o solo di alcuni di essi, che da un lato accetta il piano presentato da Buscema, a tratti venerandolo e dall’altro lo bacchetta, seppur in modo delicato, chiedendo chiarezza per i cittadini.

Il Sindaco, che non ha inteso convocare tutte le forze sociali della città, come invece aveva annunciato, si e’ accontentato di sparute collaborazioni senza ascoltare, ancora una volta, tutte le reali volontà della città.

Era indispensabile il confronto con tutte le forze politiche e sociali della città, aprendolo anche alle categorie, alle professioni, alle associazioni, ai soggetti rappresentativi della società civile e a tutti i cittadini interessati. Questo piano di riequilibrio finanziario non puo’ esser deciso da pochi, poiche’ influira’ nella vita e nelle tasche di tutti i modicani per i prossimi 10 anni”.

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