E’ bagarre al Consiglio comunale di Modica. Accuse bypartizan a Buscema: “Forse al sindaco non interessano realmente le sorti della città”.

“Per tutelare l’istituzione che rappresento ed i consiglieri comunali che, non è tollerabile, si prendano la responsabilità così grande di approvare il “Piano di riequilibrio” in pochissimo tempo, sto ponderando l’idea di abbandonare non solo il mio incarico di presidente del consiglio ma anche il mio scranno di semplice consigliere”. È solo parte della durissima “reprimenda” che la seconda carica cittadina di Modica, Carmelo Scarso, rivolge al sindaco Buscema, reo di non aver portato in consiglio né il Bilancio preventivo del 2012 né il Piano di riequilibrio pluriennale, da approvare entro pochissimi giorni.  A “condannare” il sindaco alla gravissima responsabilità di perdere tempo in maniera inaccettabile, anche il presidente del Collegio dei Revisori. “Siamo in grande, grandissimo ritardo, troppo ritardo, sia per il Bilancio preventivo del 2012 – dichiara Annamaria Aiello, presidente del collegio -, sia per il Piano di riequilibrio. Già dall’inizio di dicembre abbiamo più volte chiesto e sollecitato il Bilancio Preventivo ma, ad oggi, non c’è pervenuto niente”. Ancora più duro il monito sui tempi: “Non possiamo assumerci l’impegno di consegnare la relazione sul Bilancio entro lunedì – dichiara -, non avendo ancora l’atto dalla Giunta”. Il presidente Scarso, di rimando, accusa ancora: “I comportamenti e le condotte di questa amministrazione parlano da sole. Noi oggi siamo costretti a discutere del nulla – ha concluso – perché l’amministrazione non ci ha prodotto nulla”. Il primo cittadino Buscema è apparso più volte in difficoltà durante l’acceso dibattito in aula, fino a protestare veemente durante l’intervento di un consigliere, arrivando ad alzarsi ed a sbattere i pugni sul tavolo, tanto da essere richiamato dallo stesso presidente Scarso. “Siamo in una situazione tragicomica. Tragica per la città – dichiara Luigi Carpenzano, capogruppo del Pdl – e comica per quello che accade dentro a questo Palazzo. Il sindaco Buscema sta giocando con le sorti della città, dovrebbe avere il pudore di ammettere le proprie responsabilità per non aver prodotto ancora nessun atto”. Il capogruppo di Sel, Vito D’Antona, mette le “mani avanti”. “Non sarò minimamente intenzionato a votare favorevolmente un atto – come già accaduto in passato – presentato all’ultimo minuto. Non accetto questa impostazione del sindaco Buscema”. Un’altra grave denuncia nei confronti del sindaco arriva dal consigliere Paolo Nigro (capogruppo Territorio). “Su facebook il sindaco ha ieri dichiarato che oggi avrebbe portato i numeri. Ciò non è accaduto – ha affermato Nigro -. Perché? Sarà così onesto, stasera, il sindaco da smentire quanto di falso dichiarato ieri? La verità è che Buscema vuole prendere in giro il consiglio comunale e la città”. Molto duri altri interventi, come quello del “pidiellino” Nino Gerratana. “Da cinquanta giorni il sindaco e la sua Giunta non hanno portato nessun atto in consiglio. È questo il rispetto istituzionale del quale il sindaco parla spesso? Perché, poi, assegna la colpa a noi consiglieri? E poi vorremmo capire – ha concluso Gerratana – perché si perde tempo a fare inaugurazioni di piazze, come quella di domani pomeriggio, e non a produrre quanto dovuto”. In favore del sindaco un solo intervento, quello del capogruppo del Pd che si dice “certo del lavoro che il primo cittadino ha svolto in questi giorni”. Prima che il presidente della civica assise convochi una nuova seduta alle nove di lunedì mattina, è il sindaco che, brevemente, replica alle accuse. “Presenteremo al più presto gli atti, sia il Bilancio preventivo che il Piano di riequilibrio. Mi sento – ha concluso – con la coscienza pulita per tutto il lavoro svolto in questi anni per i modicani”. Di certo, a questo punto, c’è che un altro giorno è passato e di Piano di riequilibrio non se ne parla. Che fine farà Modica? Qualcuno, nei corridoi di “Palazzo San Domenico”, asseriva che “il dissesto non dispiacerebbe più di tanto a Buscema, così, come sempre, potrebbe gettare la colpa alle passate amministrazioni”.

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