Un workshop a contenuto consuntivo inerente il progetto di inclusione sociale ” Perché no?”. Questo il contenuto della giornata seminariale che si è svolta ieri mattino a Modica al Palazzo della Cultura. Gli attori protagonisti del progetto, gli assistenti sociali e parte dei partner del progetto che vede coinvolti i Comuni di Modica, Pozzallo, Scicli ed Ispica, si sono dati appuntamento per riflettere sulle modalità di realizzazione e svolgimento del progetto che è stato indirizzato ai giovani a rischio marginalizzazione e agli immigrati con particolare riferimento ai reclusi nella casa circondariale di Modica Alta.
L’incontro è servito a focalizzare l’attenzione sulle realizzazioni di “Perchè no?” nella città di Modica con particolare riferimento alle esperienze di laboratorio protetto realizzate in favore di giovani presso il laboratorio dolciario don Puglisi e a beneficio degli immigrati presso la casa circondariale di Modica.
Il laboratorio protetto è stata una sperimentazione di metodologia di formazione pratica, volutamente differente rispetto all’impostazione classica del corso di formazione. Il Progetto “Perché No? Un percorso di inclusione sociale e lavorativo”, è nato infatti con l’obiettivo di favorire l’inclusione lavorativa di persone immigrate e di giovani a rischio di marginalità sociale, rafforzandone le competenze, la consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità.
Il progetto ha operato sulla scia metodologica di un’Agenzia di Inclusione Sociale che prende in carico i singoli destinatari, attuando interventi personalizzati a sostegno dell’inserimento lavorativo di persone socialmente svantaggiate. A tal proposito per raggiungere simili finalità sono stati previsti percorsi integrati di orientamento, formazione, work experience e laboratori protetti, articolati sulla base delle priorità sociali individuate nel progetto. E’ intervenuto al workshop Stefano Radaelli, coordinatore dell’agenzia per il lavoro Mestieri di Milano. Stefano Radaelli ha offerto, attraverso la sua compiuta e dettagliata relazione, una panoramica teorico esperienziale sull’argomento della inclusione sociale sui principi fondanti e best practice metodologiche. Tra gli altri relatori Salvatore Occhipinti, direttore di progetto che ha relazionato sull’argomento “Il Progetto Perché no? Un percorso di inclusione sociale e lavorativa”.
Durante il workshop sono intervenuti gli assistenti sociali che hanno preso parte al progetto, tutor e docenti che parte attiva hanno avuto nella concretizzazione della iniziativa A chiusura dei lavori e’ intervenuto il Sindaco di Modica, Antonello Buscema, che smentendo una sorta di pregiudizio circa l’assenza cronica delle istituzioni in simili iniziative, non soltanto ha dimostrato di avere avuto a cuore il progetto, ma soprattutto di conoscerne dettagliatamente finalità e realizzazioni, a dimostrazione del fatto che amministratori illuminati e sensibili esistono e sono in grado di determinare positivamente scelte importanti nell’ambito del terzo settore. Il prossimo appuntamento conclusivo del progetto è previsto per domani a Pozzallo, comune capofila del progetto
Modica, WORKSHOP “PERCHÉ NO?” Una nuova inclusione sociale è possibile
- Dicembre 20, 2012
- 11:43 am
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