LE PRIMARIE DEL PD Ragusa, Calabrese e Lacognata compiono un passo indietro: “Vogliamo favorire una sintesi che possa sfociare nella candidatura unitaria di un uomo e di una donna”

“La direzione provinciale di oggi sancisce il momento di salute politica che vive il nostro partito”. Lo dice il segretario cittadino del Pd di Ragusa, Giuseppe Calabrese, il quale sottolinea come “il Pd, oggi, sia l’unica forza politica che decide di affidare agli elettori, anche se su una base limitata, la scelta dei parlamentari nazionali da candidare, in un panorama politico che vede sempre più le segreterie dei partiti riferimento verticistico di scelte. La notevole quantità di uomini e donne che hanno presentato candidature costituisce una ricchezza oltre a fare emergere la voglia di contribuire alla crescita del Pd. Tuttavia, ancora una volta, emerge l’anomalia, a Ragusa, di un partito diviso che non è in grado di fare sintesi”. Tre candidature maschili e tre femminili solo nella città capoluogo rivelano che, con un gruppo dirigente così frammentato, si rischia ancora una volta di fare il gioco di chi, invece, seppur con mille diversità, riesce a fare sintesi su candidature unitarie. Sono queste le motivazioni che, per senso di responsabilità, hanno convinto il segretario cittadino Giuseppe Calabrese e la coordinatrice Donne Pd, Giancarla Lacognata, a compiere un passo indietro con l’obiettivo di avviare una sintesi che sfoci alla candidatura unitaria di un uomo e di una donna così come è accaduto nel resto della provincia. “L’auspicio – prosegue Calabrese – è che anche altri candidati della città rinuncino alla candidatura in modo tale da concentrare voti locali su un unico soggetto che agli occhi degli aventi diritto possa risultare vincente e non inneschi meccanismi centrifughi che spostino voti altrove. Il nostro partito, nei prossimi mesi, sarà impegnato non solo alle elezioni nazionali ma anche a quelle amministrative e si adopererà per la scelta del candidato sindaco. Ma non dobbiamo dimenticare che ci saranno pure le elezioni provinciali, se si andrà al voto, oltre ai congressi provinciali e locali. Ogni dirigente che intende scommettersi potrà farlo nel contesto di una delle suddette competizioni, seguendo il suo naturale percorso politico anche sulla scorta delle esperienze accumulate. Servono sintesi e maturità. Il mio passo indietro e quello di Lacognata, in questa fase, aiutano a portare avanti percorsi che ci uniscono”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa