Le reazioni politiche alla scelta del sindaco di Modica a “correre” per le primarie del Pd

“Il sindaco Buscema esercita un suo diritto di elettorato passivo anche se, qualora la decisione della candidatura fosse confermata, darebbe l’impressione di sfuggire alle gravi problematiche della città”. A “sentenziare” con queste parole è la seconda carica della città di Modica, il presidente del consiglio comunale Carmelo Scarso. “La decisione di dimettersi, avverrebbe sicuramente in un momento delicatissimo per la città – commenta Scarso -, nel quale si decidono le sorti dei prossimi dieci anni. L’attuale situazione quindi, suggerirebbe coerenza e costanza di impegno, per evitare a Modica un pericoloso salto nel buio”. Molto critici, sulla candidatura di Buscema, si mostrano i sindacati. “Tempo addietro si rimproverò al sindaco Torchi di aver abbandonato la città, dopo aver stravinto le elezioni – dichiara il responsabile della Uil, Ettore Rizzone -. L’attuale primo cittadino Buscema se ne vuole andare a Roma, perché è sicuro di non avere più la fiducia della città oppure, come suole dire un famoso detto, è il “bue che dice cornuto all’asino?”. Rizzone è ancora più caustico, quando afferma che: “Non credo, comunque, che l’abbandono di Buscema sia una grande perdita per la città, atteso che il risanamento tanto proclamato non si è avuto e che il “Piano di riequilibrio” è molto nebuloso, oltre a non essere ad oggi presentato ai consiglieri comunali. Temo che vi sia una volontà occulta di voler portare l’Ente al dissesto e le dimissioni del sindaco ne sarebbero la dimostrazione”. “Molto preoccupato” si mostra il principale alleato del sindaco, il capogruppo del Mpa, Silvio Iabichella. “Il sindaco e l’amministrazione devono portare al più presto in consiglio gli atti completi, cercando di coinvolgere la civica assise, con un pizzico di rispetto in più, a quanto accaduto fino ad oggi. Ritengo che il termine del 29 dicembre per le dimissioni di Buscema – conclude Iabichella -, complichino di molto le cose al consiglio comunale ed, ancor di più, alla città. Noi consiglieri meritiamo il tempo idoneo per assumere una decisione così importante, come l’approvazione del “Piano di riequilibrio”. Per il capogruppo di “Modica al centro”, Giorgio Stracquadanio, “la candidatura di Buscema, a prescindere dal risultato personale che otterrà, è la certificazione della fine della sua amministrazione. Inoltre prendiamo atto, dopo cinque anni di contraddizioni, che si sta consumando anche l’ultima: invece di pensare a salvare la città dai danni che questa amministrazione ha prodotto – conclude Stracquadanio –, l’attenzione di Buscema è tutta rivolta alle sue ambizioni personali”. In ultimo ha del “clamoroso” la dichiarazione rilasciata dal segretario provinciale del Pd, Salvo Zago, che non pare condividere lo spirito che muove la candidatura di Buscema. “Per ogni candidato ci sono motivi di opportunità rispetto alla propria candidatura. Ad esempio – afferma – Ragusa ieri mattina, durante la direzione provinciale, ha ritirato due candidature. Buscema era presente in direzione ed ha confermato la sua partecipazione alle primarie, smentendo inoltre le voci che lo davano come ineleggibile”. Buscema non commenta il suo eventuale “abbandono” della città ed il suo assessore “ombra” Peppe Sammito, invece, sembra prepararsi per prendere il suo posto come candidato sindaco.

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